Riceviamo dalla Commissione Mensa Cittadina di Reggio Calabria e pubblichiamo:
“Sono passati circa venti giorni dalla pubblicazione dell’articolo intitolato “Mensa da incubo” su una testata giornalistica online, articolo con il quale alla cittadinanza è stata data come certa la notizia che in una scuola del nostro Comune fosse stato servito del pollo crudo, nell’ambito di un servizio di refezione scolastica di qualità scadente e privo di ogni tipo di monitoraggio da parte della Commissione Mensa Cittadina istituita dal Comune, e dal Comune stesso.
Oggi, a mente fredda, esaurito il susseguirsi di ulteriori articoli e commenti che hanno più o meno palesemente tentato di proporre come fatti quelle che sono in realtà solo dicerie o opinioni, la Commissione Mensa Cittadina ritiene doveroso offrire alla cittadinanza – e in particolare ai genitori i cui figli usufruiscono del servizio di refezione scolastica comunale attualmente affidato in appalto alla ditta E.P. srl – alcuni chiarimenti, rispondendo in particolare a chi ha messo in dubbio la correttezza dell’agire della Commissione stessa.
Il primo prioritario chiarimento riguarda la circostanza che ai fruitori del servizio di refezione scolastica non è mai stato somministrato del pollo crudo.
Il fatto al quale l’articolo di cui sopra faceva riferimento riguardava, diversamente, il caso di una pietanza a base di pollo che, per il tipo di cottura, si presentava di colore chiaro e che pertanto, avendo suscitato nelle dispensatrici addette al servizio dubbi riguardo alla congruità della cottura, non è stato somministrato all’utenza. È stato pertanto attivato il protocollo di verifica e controllo concordato per questi casi: ditta EP, Comune e Commissione Mensa sono stati informati dell’accaduto; la ditta EP ha prontamente inviato alla scuola una nuova fornitura della stessa pietanza (che – per inciso – è stata consumata e molto gradita dagli alunni) ed ha eseguito verifica sullo stato di cottura della fornitura non servita (che – ancora per inciso – si è rivelata perfettamente cotta), mentre il Comune ha provveduto ad aprire un proprio procedimento di verifica che si trova attualmente ancora in fase di istruttoria.
A conferma della regolarità di tutta la procedura, il giorno successivo i NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri), intervenuti per controllo, non hanno riscontrato, né presso il refettorio scolastico né presso il centro cottura EP, alcuna anomalia, irregolarità o carenza dal punto di vista igienico-sanitario e di dotazione delle strutture (furgoni, dispense, frigoriferi, ecc.).
Il secondo chiarimento che la Commissione Mensa Cittadina intende offrire è consequenziale rispetto al primo: non risponde al vero che il servizio di refezione scolastica offerto dal Comune di Reggio Calabria sia gestito con leggerezza, essendo vero piuttosto il contrario. Si tratta infatti di un servizio costantemente e attentamente monitorato dal personale dell’EP, dagli insegnanti che nelle scuole consumano i pasti con gli allievi, dal Comune – al quale vengono inviate con tempestività le segnalazioni di eventuali disservizi e che, anche in autonomia, esegue periodicamente controlli “a sorpresa” presso i refettori – ed infine dalla stessa Commissione, nei limiti delle competenze istituzionalmente attribuitele.
Al riguardo, non sembra superfluo precisare che la Commissione Mensa Cittadina è un organo del Comune di Reggio Calabria e, come da Regolamento istitutivo, è «strumento che consente alle famiglie degli alunni ed al corpo docente una partecipazione responsabile per contribuire, con funzioni consultive, propositive e di verifica, al miglioramento della qualità del servizio della refezione scolastica».
È attualmente composta da rappresentanti degli insegnanti, da rappresentanti dei genitori, da una docente universitaria in Tecnologie alimentari, da rappresentanti della ditta E.P. e da rappresentanti del Comune che, a titolo del tutto gratuito, cooperano con finalità di raccordo tra le varie mense scolastiche, di monitoraggio della qualità del servizio, di verifica del rispetto di ogni prescrizione del capitolato di appalto.
Il raggiungimento di tali finalità è garantito da un impegno quotidiano e collaborativo dei rappresentanti di docenti e genitori, degli operatori del Settore Istruzione del Comune e della ditta EP che, come dimostra il recente caso finito sui giornali, non solo vigilano sulla qualità del servizio, ma dispongono anche di strumenti efficientissimi per fronteggiare con tempestività eventuali criticità: i docenti componenti della Commissione pranzano nei refettori e mangiano gli stessi alimenti degli alunni, con la conseguenza che ogni eventuale problema o anomalia viene immediatamente riscontrato e prontamente comunicato sia per le vie brevi che per iscritto – eventualmente con documentazione fotografica – al Settore Istruzione e al relativo Dirigente, alla ditta EP e alla Commissione Mensa; se necessario, un furgone satellite predisposto dalla ditta EP con pasti extra è sempre pronto ad intervenire nelle singole scuole; diversamente, comunque, ogni segnalazione è seguita da un’attenta istruttoria all’esito della quale il Comune, se riscontra un’inadempienza, procede con una sanzione nei confronti della ditta.
La vigilanza è attuata in maniera capillare sul territorio, anche grazie alla facoltà che la Commissione Mensa Cittadina ha di accedere ai centri cottura e ai refettori delle scuole, di assistere alla preparazione dei pasti e di assaggiarli, nonché di verificare la qualità delle derrate alimentari. La verifica del gradimento del servizio è garantita dalle indagini periodicamente disposte dal Comune attraverso moduli messi a disposizione dei genitori.
Attenzione particolare è riservata anche al menù proposto dalla ditta EP: esso è stato fino ad oggi formulato dalla ditta attraverso i propri tecnologi e dietisti, ma è stato oggetto di discussione e suggerimenti da parte della Commissione Mensa, in ciò supportata sia dall’esperta docente in Tecnologie Alimentari dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sia dal contributo diretto dei rappresentanti dei genitori e degli insegnanti, i quali forniscono periodicamente un affidabile report sul gradimento delle pietanze offerte agli studenti.
In conclusione, questa Commissione ha chiaro che la refezione scolastica è, oltre che un servizio soggetto a regolamentazione contrattuale tra le parti, la cui corretta esecuzione deve essere garantita, anche e soprattutto un’importante occasione educativa e formativa per i piccoli utenti delle scuole del nostro Comune. Essa impone l’osservanza di standard di qualità elevatissimi, per il mantenimento dei quali quotidianamente i soggetti addetti si impegnano e cooperano.
Respinge pertanto con la massima decisione ogni accusa, insinuazione o anche solo sospetto di negligenza nello svolgimento delle proprie funzioni, e rassicura la cittadinanza che quanto riportato nell’articolo “Mensa da incubo” è stato oggetto di attenta verifica da parte della ditta EP, del Comune e della Commissione, nonché di discussione in sede di riunione straordinaria della Commissione Mensa Cittadina, e si è rivelato del tutto destituito di fondamento”.
