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“Giornata internazionale delle persone con disabilità” a Reggio Calabria. Caracciolo, Curatola e Nucera: “L’inclusione come un progetto politico, pedagogico e comunitario”

In occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, il castello Aragonese ha ospitato il seminario di formazione “Includere progettando: dall’universal design al progetto di vita”, promosso dall’istituto comprensivo “Carducci -V. da Feltre” in partenariato con il Comune di Reggio Calabria. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale c’erano l’assessore al Welfare Lucia Nucera, l’assessore all’Istruzione, Università e Pari Opportunità, Annamaria Curatola e l’assessore alla Cultura, Mary Caracciolo. L’incontro si è aperto con l’esecuzione dell’Inno di Mameli in LIS da parte delle bambine e dei bambini della scuola primaria. Un gesto che ha subito posto al centro il tema della pluralità dei linguaggi e del diritto di ciascuno a essere accolto e riconosciuto.

Nell’introduzione ai lavori, la dirigente scolastica Sonia Barberi ha richiamato la responsabilità educativa della scuola come spazio quotidiano di cura pedagogica e come luogo in cui l’inclusione deve tradursi in pratiche concrete, radicate nella collaborazione tra famiglie, docenti e servizi del territorio.

La presenza dell’Amministrazione comunale ha dato forza a questa visione condivisa. Nel suo intervento l’assessore Curatola ha guidato una riflessione approfondita sull’Universal Design for Learning, sul valore della progettazione anticipatoria e sulla funzione del PEI come strumento orientato al Progetto di Vita. L’assessore Caracciolo ha evidenziato come i luoghi e le esperienze culturali possano diventare spazi di accessibilità e partecipazione, capaci di abbattere barriere non solo fisiche, ma anche simboliche.

L’assessore Nucera, nel ricordare che il Comune ha mandato avanti oltre 100 progetti di vita, ha riportato l’attenzione sulle politiche sociali e sulle reti di prossimità che sostengono famiglie e persone con disabilità, sottolineando la necessità di interventi coordinati e continuativi. Relazioni differenti ma convergenti nella visione che hanno contribuito a definire l’inclusione come un progetto politico, pedagogico e comunitario che non si esaurisce nelle mura della scuola ma attraversa l’intera vita cittadina.
Il seminario è stato ulteriormente arricchito dall’intervento di Massimiliano Lo Iacono, dell’Università Mediterranea che ha illustrato il potenziale delle tecnologie digitali nel rendere l’apprendimento più attrattivo e accessibile, mostrando come l’innovazione possa diventare un ponte verso nuove forme di partecipazione attiva.
Gli interventi, moderati dalla docente Caterina Calì, si sono intrecciati dando vita a un dialogo unitario, capace di restituire la complessità dell’inclusione senza frammentarne il senso. La partecipazione viva di docenti, famiglie, studentesse, studenti della Mediterranea e della cittadinanza ha reso evidente quanto questo tema sia sentito e quanto la città desideri essere protagonista di un cambiamento reale.
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