Nell’Italia che guarda all’innovazione biomedica come motore essenziale per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale, l’Oncologia del San Giovanni di Dio di Crotone, diretta dalla dottoressa Carla Cortese, consolida il proprio ruolo nel panorama scientifico nazionale e internazionale grazie a una crescente attività di ricerca, partecipazione a studi multicentrici, pubblicazioni su riviste indicizzate e presenza stabile nei network di innovazione tecnologica finanziati dal PNRR.
Tra gli esempi più recenti si inserisce la partecipazione degli oncologi crotonesi a studi multicentrici di rilievo, come il lavoro dedicato alla profilazione longitudinale del DNA tumorale circolante (ctDNA) attraverso approcci di fragmentomics nel carcinoma mammario metastatico.
Non meno rilevante è la produzione scientifica del reparto, già pubblicata o in fase di sottomissione a riviste internazionali di alto profilo. Tra queste, la review sul ruolo degli antiangiogenetici nel carcinoma colorettale metastatico, pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences, firmata anche da professionisti dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Il lavoro analizza i meccanismi dell’angiogenesi, il valore predittivo dei biomarcatori, il ruolo delle terapie anti-VEGF e le prospettive future delle combinazioni con immunoterapia, contribuendo a definire orientamenti clinici e direzioni di ricerca.
Un ulteriore riconoscimento scientifico è arrivato con la partecipazione al progetto PNRR “A novel nanopharmaceutical formulation for the treatment of solid tumors”, dedicato allo sviluppo di piattaforme nanotecnologiche per veicolare farmaci antitumorali in modo più efficace e sicuro. Si tratta di un campo avanzato, che unisce nanomedicina, delivery selettivo e oncologia di precisione: una testimonianza concreta dell’impegno del San Giovanni di Dio nel portare sul territorio calabrese tecnologie che rappresentano il futuro della cura dei tumori.
Accanto alla ricerca sul campo, il reparto è impegnato anche nell’attività editoriale scientifica: diversi oncologi ricoprono incarichi come Review Editor per riviste indicizzate, revisori per pubblicazioni peer-reviewed e referenti editoriali. Un ruolo che conferma autorevolezza e credibilità nel panorama oncologico, contribuendo alla qualità della ricerca a livello globale.
“Il percorso che stiamo costruendo – afferma la dottoressa Carla Cortese, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia – dimostra che anche in sanità pubblica periferica si può fare ricerca rilevante, se esistono competenze, rete scientifica e visione. La ricaduta finale non è accademica ma clinica: significa portare terapie innovative e prospettive nuove ai nostri pazienti”.
Il lavoro degli oncologi di Crotone racconta una storia di crescita, metodo e passione scientifica. Dimostra che, pur non essendo IRCCS, un reparto può diventare motore di innovazione se guidato da competenze solide e capacità di collaborare con i principali centri italiani e internazionali.
“Queste attività qualificano l’ASP di Crotone e restituiscono fiducia al territorio – commenta il Commissario Straordinario Monica Calamai – La ricerca non è un lusso ma un dovere verso i cittadini, perché genera cure migliori, professionalità attrattiva e una sanità pubblica che guarda al futuro”.
