“Nel 2025 sono ben 78 i casi di omicidio per differenze di genere. Emersi e accertati.
Si mantiene il ritmo di un delitto ogni tre giorni.
Ogni femminicidio è una accusa verso una società che ha troppo sottovalutato il fenomeno che emerge sempre più in modo dirompente.
Le leggi promulgate, la sensibilità e la coscienza dei fatti, non hanno ottenuto, ad oggi, risultati efficaci.
I consultori, luoghi nati con la lotta delle donne per sostenere i bisogni delle famiglie, sono depotenziati, quando non chiusi.
Le leggi, attuate a costo zero, si sono dimostrate non sufficienti ad arginare il fenomeno e ciò sottolinea che i bisogni sono prima di tutto educativi, e devono coinvolgere tutti gli strati della società.
Ogni violenza, che sia fisica, psicologica, economica o, ultima frontiera, digitale, non può essere tollerata e quindi sono necessari luoghi di ascolto e di sostegno su ogni territorio, con le dovute risorse.
Sosteniamo chi trova il coraggio di denunciare, chi affronta il girone infernale del pregiudizio e del silenzio”.
E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento Donne SPI CGIL che vuole ricordare il sacrificio delle vittime di violenza con un incontro in Piazza De Nava, a Reggio Calabria, il 25 novembre alle ore 16, 30. “Con noi saranno associazioni operanti sul territorio ed ognuna di esse porterà la sua testimonianza”.
