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Giornata Mondiale Infanzia, Marziale: “La tutela dei minori è una farsa istituzionale vergognosa”

«Alla vigilia del 20 novembre – dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori – assistiamo alla consueta rappresentazione scenica in cui le istituzioni si affannano a proclamare la centralità dei bambini, salvo poi smontare il palcoscenico e tornare alle proprie inerzie già il giorno successivo. Una liturgia ormai logora, che nulla ha a che vedere con una reale tutela dei minori».
Marziale richiama l’attenzione su un dato cruciale: la soglia del consenso sessuale in Italia è ancora fissata a 14 anni, «un limite tra i più bassi d’Europa e totalmente disallineato rispetto ai principi di protezione dei minori che il Paese sostiene di voler difendere».
«È sconcertante – prosegue – assistere a questa schizofrenia istituzionale: da un lato dichiarazioni trionfali sulla “priorità infanzia”, dall’altro il rifiuto persino di discutere la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Calabria, oggi evoluta in disegno di legge approdato a Montecitorio su iniziativa di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Un’iniziativa che riconosce l’urgenza del problema, ma se non diventa legge è una pantomima».
Il presidente dell’Osservatorio denuncia: «La superficialità con cui molti rappresentanti delle istituzioni, pronti a esibire sensibilità solo in occasione della Giornata dell’Infanzia, evitano sistematicamente di misurarsi con le responsabilità legislative reali. È un atteggiamento che non solo sfiora il ridicolo, ma rischia di trasformare il 20 novembre in una passerella ipocrita, del tutto avulsa dalle esigenze concrete dei minori».
In questa cornice, Marziale annuncia una riflessione strategica di ampio respiro: «Di fronte all’incapacità della politica tradizionale di assumersi la responsabilità di riforme che riguardano la sicurezza, la dignità e il futuro dei minori, stiamo valutando seriamente la possibilità di dare vita ad un soggetto politico specificamente dedicato alla tutela dei minori, autonomo e libero da condizionamenti, che rimetta gli stessi al centro dell’agenda nazionale non come slogan, ma come priorità imprescindibile.»
Marziale aggiunge inoltre: «Ho concluso da pochi giorni il mio secondo mandato da Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, un’esperienza che mi ha messo quotidianamente davanti a storture, omissioni e sottovalutazioni che non possono più essere ignorate. La misura è colma».
Marziale conclude: «Se la politica continuerà a preferire le celebrazioni ai fatti, il Paese avrà bisogno di una forza che, senza timori reverenziali, rappresenti realmente chi non ha voce. La tutela dei minori non è materia per generiche promesse, ma forze scelte coraggiose. E chi non intende assumersi tale responsabilità dovrebbe smettere di millantare impegno per l’infanzia».

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