“Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”. Così Frida Kahlo, la grande pittrice messicana descriveva la sua arte, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura del XX secolo.
Una personalità unica, eclettica, pasionaria si racconta attraverso la voce dell’attrice Jessica Ferro, in uno spettacolo intenso e coinvolgente, in scena venerdì 21 novembre alle ore 21.00 all’Auditorium Palazzo della Cultura di Locri.
L’evento si inserisce nell’ambito della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025 a cura del Centro Teatrale Meridionale per la Direzione artistica di Domenico Pantano.
Lo spettacolo “Frida Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderòn” scritto e diretto dalla stessa Ferro – con gli attori Alberto Giordani, Marcella Marino, Alessandro Mazzarini, Ramona Verri e Carla Balsamo e la magia della voce di Luca Word – è un omaggio toccante alla forza di una donna e una artista straordinaria, simbolo di libertà e resilienza.
Lo spettacolo si distingue per l’approccio intimo e personale che Jessica Ferro ha adottato. Il contatto con la nipote di Lucienne Bloch, amica e assistente di Frida, ha permesso all’attrice di arricchire la sua interpretazione con dettagli autentici e poco conosciuti. Questo legame ha contribuito a creare un quadro più vivido e sfaccettato della vita interiore di Frida Kahlo.
La vita di Frida è stata segnata da molteplici difficoltà, sia fisiche che psicologiche. Tuttavia, lo spettacolo non si sofferma solo sulle sofferenze, ma celebra anche la sua eccezionale capacità di trasformare il dolore in arte e bellezza. L’interpretazione di Jessica Ferro mette in rilievo il coraggio dell’artista nell’affrontare le avversità, rendendola un’icona di forza e determinazione.
Lo spettacolo narra e attraversa anche l’amore troppo intenso per il marito Diego Rivera, uomo incontrollabile e indomabile. Un Diego morso dalle sue stesse insicurezze che, sulla scena, prende vita in due differenti interpretazioni per mostrarne le molteplici personalità che lo abitano. E poi la delusione verso l’amata sorella, Cristina, fidata amica e confidente ma, nella realtà, ben più infida e subdola che, con un gesto disgustoso, scardina per sempre ogni vincolo di sangue tra le sorelle Kahlo. Il desiderio di essere madre negato dalla crudeltà della natura. E, ancora, l’incontro con Angelina, prima moglie di Diego, che, come un suo doppio, incombe sulla scena: anche lei donna spezzata, dilaniata dall’amore tormentato e da un figlio morto prematuramente. E, infine, il mondo di Frida Kahlo attraverso l’obiettivo di Nickolas Muray, fotografo ungherese di grande talento, noto per i suoi straordinari ritratti a colori, con cui ebbe una relazione sentimentale.
Jessica Ferro dona al pubblico, dunque, un’interpretazione emozionante e commovente dell’artista – tra le più celebri e amate – che esplora la sua vita tormentata tra amori, dolori e desideri. Lo spettacolo vuole essere il quadro inedito di una pittrice, la piega più intima di un’inedita storia che si scontra con i colori brillanti delle sue tavole. Colori che sono un grido di ribellione contro il dolore, contro la morte. Un urlo a non arrendersi mai e a intonare ancora una volta a pieni polmoni il mantra “Viva la Vida!”. Nonostante tutto, coraggiosamente Frida.
La rassegna si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Locri, ed è co-finanziata con Risorse PAC 2014-2020 – Az. 6.8.3 – Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.
