Un evento unico nel suo genere, targato Associazione Italiana Sommelier Calabria, che ha trasformato una giornata di degustazione in un manifesto identitario, un racconto corale al femminile fatto di gusto, conoscenza e passione.
Venerdì 7 novembre 2025, presso il BV President Hotel di Rende, il mondo del vino ha celebrato la forza e l’eleganza delle donne con “Lady Wine | Let It Wine”: un omaggio alle protagoniste dell’enologia, pensato per raccontare la sensibilità, la competenza e la visione femminile che oggi animano e arricchiscono il comparto vitivinicolo.
Protagoniste della giornata 105 donne del vino, tra sommelier, produttrici, enologhe, giornaliste, ristoratrici e appassionate, che hanno degustato 525 etichette per 2625 assaggi, scelte tra bianchi, rosati, rossi e vini dolci, in una progressione emozionale e tecnica alla cieca costruita attorno a diverse annate. Un’esperienza corale, strutturata, rigorosa e appassionata.
«Obiettivo dell’evento – ha spiegato Maria Rosaria Romano, referente formazione AIS Calabria – è stato quello di mettere insieme due anime: la professionalità e la piacevolezza. Abbiamo voluto dare spazio sia alle professioniste che alle appassionate, perché crediamo che le donne possano raccontare il vino della Calabria con una sensibilità autentica e un approccio capace di unire rigore e leggerezza».
Un pensiero condiviso anche da Sandro Camilli, presidente AIS Italia: «Oggi il 39% dei nostri soci sono donne. La prima sommelier donna fu Maria Luisa Ronchi, diplomata nel 1969. Da allora la presenza femminile è cresciuta in modo esponenziale. Credo che le donne abbiano un passo diverso, una sensibilità che può arricchire profondamente la narrazione del vino italiano».
Camilli ha, inoltre, evidenziato l’evoluzione straordinaria dell’AIS, passata in sessant’anni da 500 a quasi 45.000 soci, fino a diventare la più grande realtà associativa del settore. Un percorso che oggi trova ulteriore consolidamento nell’iscrizione al Registro nazionale del Terzo Settore, riconoscimento che impone responsabilità concrete e un impegno crescente sul fronte della formazione, dell’inclusione e della promozione culturale. «Anche il nostro linguaggio è cambiato – ha sottolineato – così come l’approccio didattico e comunicativo, per rispondere alle sfide di un tempo nuovo, più attento, più coeso e più inclusivo».
L’atmosfera in sala è stata densa di entusiasmo e partecipazione. Molto soddisfatti gli organizzatori, a cui hanno fatto eco le partecipanti. Molte, soprattutto tra le più giovani, hanno accolto l’evento con entusiasmo: «Eventi così ci permettono di conoscere il mondo del vino in modo diretto e coinvolgente» ha commentato una giovane sommelier. Un’altra ha enfatizzato «l’importanza della convivialità: il vino crea legami, è un ponte tra le generazioni». E ancora: «Buona la prima! Una bellissima iniziativa, che speriamo possa diventare un appuntamento fisso».
Il presidente di AIS Calabria, Antonio Fusco, da parte sua ha voluto sottolineare il ruolo strategico che la delegazione calabrese svolge da quasi 25 anni nella valorizzazione del territorio e nella diffusione di una cultura del vino più consapevole, diffusa e partecipata.«AIS Calabria – ha dichiarato – è ormai prossima a celebrare un quarto di secolo di attività. In questi anni abbiamo lavorato per diventare una cassa di risonanza della Calabria enologica, contribuendo a far crescere la qualità della comunicazione, della formazione e della professionalità nel settore. È tempo che la nostra regione si presenti con la forza che merita, anche fuori dai suoi confini, e oggi abbiamo tutti gli strumenti per farlo».
Fusco ha voluto poi rimarcare con forza il protagonismo femminile all’interno dell’associazione e nel settore enologico: «Le donne del vino hanno una sensibilità comunicativa straordinaria, un carisma e una credibilità che spesso superano quelle maschili. Sono, e possono essere sempre più, un veicolo potente di riconoscibilità per la Calabria: ambasciatrici autentiche del nostro patrimonio vitivinicolo, capaci di raccontarlo con grazia, passione e competenza».
“Lady Wine | Let It Wine” non è stata soltanto una giornata di degustazione, ma un’occasione preziosa per offrire una nuova narrazione del vino calabrese: una narrazione filtrata attraverso lo sguardo, la voce e la sensibilità delle donne che lo vivono, lo producono, lo raccontano.
AIS Calabria si conferma laboratorio di visioni e promotrice di linguaggi capaci di fondere competenza, cultura e identità. Non un semplice tributo, ma l’avvio di un percorso più inclusivo, radicato e contemporaneo.
Un brindisi collettivo, dunque, che guarda avanti, con consapevolezza e desiderio di evoluzione. Perché il vino, quando parla anche al femminile, non si limita a essere bevuto: si fa comprendere, si fa memoria, si fa racconto.
