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UNESCO, torna in Messico il Foro Mundial sulla cucina della tradizione: l’Italia protagonista con la “Carta di Reggio Calabria”

Per i 15 anni del riconoscimento UNESCO della cucina della tradizione messicana – che vogliono celebrare la perfetta mescolanza tra il saper fare, gli usi e i costumi delle civiltà precolombiane e delle comunità ispaniche, il Foro Mundial torna in Messico, a Cuernavaca nello Stato di Morelos, il paese dell’eterna primavera.

Dopo la parentesi italiana dello scorso anno e la prima sezione europea dell’evento internazionale UNESCO, che lo scorso anno si è tenuta in Italia nei borghi calabresi di Gerace e Altomonte per chiudersi a Reggio Calabria, esperti Unesco, cuoche e cuochi della tradizione, comunità di pratica, esperti in materia agroalimentare, ambientale e paesaggisti, giornalisti, buyer, accademie e giovani generazioni delle scuole di cucina condivideranno dal 6 al 10 novembre numerose attività di approfondimento scientifico e di narrazioni gastronomiche che coinvolgeranno l’America Latina, la Spagna e l’Italia.

La delegazione italiana – guidata da Patrizia Nardi esperta di Patrimonio UNESCO e referente per l’Italia del Foro Mundial – che interverrà sui temi di quest’anno, il riso e la canna da zucchero, è formata da Pietro Catzola, da molti anni chef dei Presidenti della Repubblica al Quirinale; da Filippo Cogliandro, chef che lavora sui temi della solidarietà e  dei diritti umani, conosciuto per il suo lavoro di formazione in Africa e per la stretta sinergia con la Presidenza della Repubblica del Gambia; da Diana Beltran, chef messicana a Roma con importanti attività in Vaticano e presso l’Ambasciata del Messico in Italia e Danilo Diana, da molti anni in dialogo con i contesti gastronomici messicani  e componente della comunità di pratica della candidatura norvegese sull’arte della pesca del merluzzo nella terra dei Sami e dei saperi legati all’ essiccazione di questo alimento che ha sostenuto per secoli la cucina “povera” del Mediterraneo e del Messico.

Per la parte scientifica, sarà ospite del Forum Maria Grazia Bellisario che fa parte del comitato scientifico di redazione della rivista “Economia della Cultura ” e già direttore del Servizio UNESCO del Ministero della Cultura. Da remoto si collegheranno il direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC Leandro Ventura, il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano e lo scrittore e giornalista di Repubblica Alfredo Antonaros.

“Dopo gli incontri di Guadalajara, di Morelia e, soprattutto, dopo il Foro Mundial in Calabria che ha visto la partecipazione di 60 delegati messicani, spagnoli e italiani, ripartiremo da Cuernavaca e dalla Carta di Reggio Calabria per la salvaguardia della cucina della cultura della tradizione nel mondo, di cui lo scorso anno avevamo tracciato le linee guida per fondare l’associazione internazionale che se ne occuperà” dice Patrizia Nardi “Un evento di collaborazione e di diplomazia internazionale di successo di cui è già stata data informazione all’UNESCO, che intendiamo sviluppare procedendo alla formulazione di un accordo tra i tre Paesi che guardi all’impegno condiviso sui temi della salvaguardia con l’obiettivo di riunire, su di un’unica piattaforma di dialogo, i 19 Patrimoni UNESCO legati al cibo, all’alimentazione e agli stili di vita nel mondo, ai quali speriamo presto si possa aggiungere anche la cucina italiana. Cuernavaca sarà l’occasione per mettere a punto il lavoro iniziato lo scorso anno in Italia, sostenuto dal Conservatorio de la Gastronomia Mexicana, dal Ministero del Turismo del Michoacan, dall’ICPI del Ministero della Cultura, dalla Regione e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria con i Comuni di Gerace e Altomonte”.

L’ICPI è l’istituto che si occupa in Italia della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e quindi anche dei Patrimoni UNESCO. “L’Istituto è molto attento alle dinamiche internazionali che coinvolgono il patrimonio immateriale, perché crediamo che la vitalità di un patrimonio debba coltivarsi anche attraverso il dialogo e la comparazione con realtà patrimoniali che sono delle best practice e certamente la cucina messicana e il suo contesto lo sono. L’ICPI ha già esposto in Messico e in America Latina una mostra dedicata all’immateriale,”Racconti Invisibili”, la prima esposizione italiana all’estero sul tema e seguiremo con molto interesse questa dinamica internazionale e il progetto Italia-Messico-Spagna che estende il campo del nostro intervento e apre ambiti di confronto scientifico molto importanti e in linea con gli obiettivi della Convenzione 2003″.

La Carta di Reggio Calabria era stata firmata il 3 dicembre a Palazzo Alvaro.

“Far conoscere ed apprezzare la nostra città in un contesto internazionale così prestigioso è senza dubbio un’opportunità per continuare a crescere. Il nostro territorio deve respirare la sua identità e al contempo aprirsi al dialogo culturale creando e sostenendo relazioni capaci di valorizzarne le caratteristiche peculiari e le tante ricchezze” ha affermato il sindaco Falcomatà. “Il lavoro di coordinamento di un progetto UNESCO complesso ma di grande respiro sta dando a Reggio e a tutta la Calabria, regione crocevia di culture al centro del Mediterraneo, la possibilità di confrontarsi in un campo come quello della cucina della tradizione in cui, per ciò che riguarda il nostro territorio, la mescolanza di influssi greci, arabi, normanni, spagnoli ne hanno fatto un unicum che merita di essere valorizzato e promosso. Accogliamo con favore e con grande soddisfazione il fatto che la Carta di Reggio Calabria sul patrimonio immateriale condiviso stia diventando un punto di riferimento per esperti, comunità e istituzioni ed auspichiamo presto la formalizzazione del nuovo soggetto associativo internazionale, al quale Reggio e la Calabria non faranno mancare il loro supporto”.

Reggio Calabria sarà presente in Messico anche attraverso il Museo Archeologico che ha fatto pervenire al CCGM, che è organizzazione  non governativa UNESCO, materiali divulgativi di diverso genere, considerata anche la corposa collezione di reperti posseduti dal museo sui temi del cibo e della quotidianità conviviale.

“Abbiamo accolto con molto interesse – ha affermato il Direttore del Museo Fabrizio Sudano – il progetto proposto da Patrizia Nardi che ha portato in Italia il Foro Mundial messicano e la delegazione spagnola, anche ospitando a maggio scorso la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al Foro alla presenza dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia De Alba. Sposiamo totalmente l’indirizzo UNESCO della Carta di Napoli del 2024-25, che vuole gli operatori del patrimonio culturale impegnati nel progettare ambiti di dialogo e di scambio tra le diverse tipologie patrimoniali come luoghi dello scambio di approcci, esperienze e know how e siamo totalmente a disposizione per implementare insieme i passi futuri in questa direzione”.

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