Il Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, alla luce delle diverse posizioni espresse in merito al rinnovo contrattuale per i dipendenti della scuola pubblica, al termine dell’incontro tra la delegazione Dirigenti Scolastici UGL guidata dallo stesso Segretario Nazionale e il Ministro Valditara tenuto ieri, si è soffermata sul meccanismo contrattuale del settore, da lei ritenuto ormai poco aderente alla realtà.
“L’incontro tra la Componente dei dirigenti scolastici UGL e il Ministro è stato un momento molto positivo. Abbiamo fornito un documento in cui vengono tracciate proposte sulle quali siamo pronti a confrontarci. In tale ottica, ora che abbiamo un Ministro impegnato a disegnare la scuola del futuro e ha finalmente reso possibile un rinnovo contrattuale bloccato da anni, riteniamo possa essere giunto il momento di valutare una rivisitazione del processo contrattuale”.
Il Segretario lancia, quindi, una proposta di confronto su un tema d’assoluta rilevanza.
“Insistere su un dispositivo come quello oggi in atto per il rinnovo contrattuale del comparto è una “non soluzione”. È un voler trascinarsi dietro la questione. Il problema però è che questo va a ricadere sui lavoratori, sulle loro famiglie e sulla qualità del servizio offerto. La questione retributiva, come più volte detto, deve essere intesa in senso complessivo e realistico. Occorre definire un sistema che consenta ai lavoratori della scuola pubblica un potere d’acquisto che non fletta e sia funzionale al momento e al contesto. Serve pertanto individuare meccanismi che evitino situazioni stagnanti e siano integrati all’esigenze della spesa pubblica. Non ci riferiamo a sistemi ingessati tipo “scala mobile”, ma sicuramente occorrono step più ravvicinati con l’individuazione di criteri che forniscano una base certa da cui partire.
Accanto a ciò occorre studiare tutte le strade alternative che offrano opzioni atte ad alleggerire lo stipendio da spese. In tale ambito la nostra idea d’incrementare l’efficacia degli stipendi attraverso una sorta di welfare allargato (che va dai fitti calmierati a specifici interventi sui costi quotidiani, dai bonus fiscali all’aumento delle detrazioni) appare sempre più lecita, fattibile e funzionale in un sistema di contrattazione più snello, aperto ai confronti e con lassi di tempo ristretti”.
Il Segretario Cuzzupi è ben conscio delle difficoltà da affrontare ma ritiene indispensabile questo ulteriore step di crescita del comparto.
“Mi rendo conto che la nostra proposta è una sorta di stravolgimento dei paradigmi esistenti. Un diverso modo di intendere la contrattazione per i dipendenti scolastici può far tremare i polsi a qualcuno, ma siamo convinti che questo sia il momento giusto per gettare le basi affinché sia riconosciuto a tutti i lavoratori un adeguato e più corretto trattamento”.
