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Occhiuto risponde alle polemiche: “Un ospedale si fa dove c’è il sapere, quindi all’Università. Annunziata accoglierà attività di assistenza territoriale”

“Molti oggi si lamentano perché l’ospedale si fa a nord di Cosenza, ma l’ospedale si fa dove ci sono i saperi, dove c’è l’Università. In Italia tutti gli ospedali stanno sorgendo nelle periferie delle città, perché così dicono le linee guida”.

A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, a margine dell’incontro col rettore dell’Unical, in merito alle polemiche sollevate a Cosenza dal protocollo sottoscritto nei giorni scorsi che individua ad Arcavacata di Rende, dove si trova l’Università della Calabria, l’area su cui sorgerà il nuovo ospedale.

“Adesso – ha aggiunto – porteremo la cardiochirurgia nel pubblico e tutto questo sta avvenendo all’ospedale ‘Annunziata’. È evidente che quando ci sarà il nuovo ospedale tutte le attività si sposteranno a Rende e l’Annunziata accoglierà tutte le attività di assistenza territoriale. Siamo abituati a pensare che la sanità sia solo ospedale, invece l’ospedale dovrebbe essere la parte finale, residuale. Noi dobbiamo rafforzare l’assistenza territoriale e l’Annunziata sarà il presidio dove ci saranno, per esempio, tutti gli ambulatori, i centri diagnostici e la possibilità di essere assistiti in primo intervento, se per esempio, si tratta di un piccolo incidente che necessita solo di qualche punto. L’Annunziata, quindi, continuerà a vivere e a svolgere una funzione importante”.

“Il Consiglio comunale di Cosenza – ha detto il presidente della Regione – a suo tempo stabilì che l’ospedale si dovesse fare a Vaglio Lise, ma è zona R4, e comunque Vaglio Lise è già il nord di Cosenza. Tanto vale allora farlo all’Università, perché almeno si fa vicino al luogo dove gli specializzandi acquisiscono formazione”.

“Sul nuovo ospedale – ha concluso Occhiuto – i tempi sono questi: affideremo la progettazione, credo, fra qualche giorno. Abbiamo dato 60 giorni, questa è la ragione dei poteri di protezione civile che mi sono stati conferiti, anzi, che ora sono conferiti al mio dirigente generale dei lavori pubblici che è Moroni e quindi avremo la possibilità di consegnare la progettazione a Inail, perché possa partire con l’appalto integrato. L’ospedale, infatti, lo farà Inail entro fine anno, al massimo, ai primi giorni di gennaio”.

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