Ogni anno, in Piazza dei Caduti, la nostra comunità si ritrova davanti alla memoria viva di chi ha dato tutto per la libertà e per la dignità dell’Italia. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è tornata ad essere, anche quest’anno, un momento di profonda riflessione collettiva, di commozione e di educazione civica, che rinnova nei cittadini, e soprattutto nei più giovani, il senso di appartenenza a una storia comune fatta di sacrificio, speranza e coraggio.
LA LIBERTÀ NON È UN DONO ACQUISITO, MA UN IMPEGNO QUOTIDIANO
Ogni nome inciso su questo monumento racconta una storia – ricorda il Sindaco Umberto Mazza che stamani è intervenuto nella cerimonia commemorativa alla presenza delle scuole e delle autorità militari, civili e religiose – ed è la storia di uomini che hanno creduto in un ideale, servendo la Patria con coraggio e amore. Il loro sacrificio ci insegna che la libertà non è un dono acquisito per sempre, ma un impegno quotidiano, una responsabilità da portare avanti con onestà e senso civico. Ricordare i caduti – aggiunge – significa imparare a scegliere sempre la via del rispetto, della giustizia e della pace.
UN MESSAGGIO DI PACE DAL CUORE DELL’EUROPA
Viviamo un tempo in cui anche l’Europa – ricorda – conosce nuovamente il rumore delle armi. Pensiamo ai popoli dell’Ucraina, del Medio Oriente, e a tutti coloro che oggi pagano il prezzo più alto dell’odio e della violenza. Il loro dolore ci ricorda quanto preziosa e fragile sia la pace e quanto sia dovere di ciascuno difenderla, ogni giorno, con la forza del dialogo, della solidarietà e dell’educazione. – Da qui l’invito e il monito di educare alla pace partendo dai banchi di scuola, dalle piazze, dai luoghi della memoria collettiva.
SCUOLA, CHIESA E FORZE ARMATE INSIEME PER LA MEMORIA
Alla cerimonia di commemorazione, che si è svolta davanti al Monumento ai Caduti, alla presenza delle scuole, del Parroco don Agostino De Natale, dei Carabinieri, della Polizia locale e di numerosi cittadini è intervenuto anche il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo B.Bernardo di Cropalati, Paludi e Caloveto, Giovanni Aiello. Nel ringraziare le insegnanti e gli studenti per i messaggi e i disegni dedicati alla ricorrenza, il Primo Cittadino ha sottolineato come la scuola e la comunità educante rappresentino il primo presidio civile di ogni paese. Portare i bambini nelle piazze – dice – significa farli diventare parte viva della storia, renderli custodi consapevoli di ciò che siamo e di ciò che dobbiamo ancora costruire.
MAZZA: CONOSCERE LA STORIA CI RENDE LIBERI
Durante la cerimonia, come ogni anno scandita da momenti solenni, il Sindaco, citando Primo Levi e Giovanni Paolo II, ha poi lanciato un appello ai giovani affinché costruiscano con curiosità e buona volontà un mondo in cui il coraggio non significhi combattere, ma difendere ciò che è giusto. Onoriamo i nostri caduti non solo con il silenzio e con la memoria – conclude Mazza – ma con la promessa di essere degni della loro eredità. Che la nostra comunità continui ad essere esempio di solidarietà, di pace e di amore per la Patria.
