Continua l’impegno dell’associazione Donne e Diritti di San Giovanni in Fiore nella realizzazione di un neo Welfare di comunità dei servizi sanitari e sociali per contrastare la povertà dei diritti essenziali di cittadinanza. Il 31 ottobre 2025, infatti, il professor Francesco Abbonante, Coordinatore Clinico della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Dulbecco di Catanzaro e la Dottoressa Fava, chirurga della suddetta Breast Unit, sono stati a San Giovanni in Fiore, presso la sede dell’Associazione, sita nel centro storico, via Livorno, a ridosso dell’abbazia di Gioacchino da Fiore, per fare attività di prevenzione del carcinoma della mammella.
Nonostante l’allerta meteo, la forte pioggia e le condizioni poco agibili delle strade calabresi (la 106 era piena di fango e acqua) si sono recati nel paese montano per sensibilizzare sul tema della prevenzione mammaria.
Nella sua lectio magistralis, il professor Abbonante ha posto l’accento sull’importanza della diagnosi precoce della neoplasia, perché scoprire la malattia in fase iniziale, aumenta enormemente la probabilità di guarigione e consente di ricorrere a terapie meno invasive e più efficaci, con un impatto meno negativo sulla qualità della vita della donna. In particolare, ha spiegato la nascita, nel 2019, della prima Breast Unit calabrese nell’azienda ospedaliera universitaria Dulbecco, voluta proprio per stare accanto alle donne che scoprono di essere affette di tumore, migliorare le varie fasi del loro percorso con l’indicazione delle visite e degli interventi da fare, con lo snellimento delle liste d’attesa e la riduzione della burocrazia sanitaria, spesso molto complicata. L’unità operativa della Breast Unit, costituita da un gruppo multidisciplinare completo in ogni punto- psicologo, infermiere, chirurgo, radioterapista etc- e che prende in carico la donna, sia a livello psicologico sia fisico, dai primi stadi della neoplasia e la segue in tutte le fasi della sua evoluzione e nei controlli successivi, nasce anche per evitare la migrazione sanitaria, molto diffusa in Calabria. Tale migrazione costa ben 360 milioni di euro annui, a carico del nostro sistema sanitario regionale ed in essa incide molto il costo delle molte donne, che per curarsi si recano al Nord patendo insieme alla paura per la neoplasia, il disagio economico ed affettivo, perché devono curarsi lontano dai propri cari e dalla loro casa.
Dopo la lectio, il professor Abbonante e la dottoressa Fava hanno eseguito tante visite gratuite e la loro disponibilità e qualità professionale ci deve rendere consapevoli che in Calabria ci sono eccellenze mediche che danno speranza, non ci fanno sentire abbandonate dal sistema sanitario pubblico e frenano l’emigrazione sanitaria.
Una giornata bella presso l’associazione Donne e Diritti che rientra nelle battaglie sanitarie sostenute, in questi anni, per l’affermazione dei LEA e della nostra Costituzione. Uno dei momenti più emozionanti dell’incontro col professor Abbonante è stato quando ha affermato: “È un dovere morale per me essere qui a San Giovanni in Fiore, e sarei venuto anche a piedi, per onorare l’impegno di Donne Diritti”. Tale giornata ci ha ulteriormente rafforzate nella convinzione che, per noi donne di San Giovanni in fiore, paese di montagna, dove i servizi sanitari sono labili, sofferenti o inesistenti, è importante fare rete con questi professionisti perché insieme possiamo costruire un’altra comunità, così come stiamo collaborando con il dottore Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente che ha accolto la nostra proposta di organizzare questa giornata di prevenzione: insieme possiamo creare una sanità umana e giusta, partendo proprio dai servizi essenziali di cittadinanza.
