“Il governo Meloni continua a colpire le fasce più deboli della popolazione, demolendo pezzo dopo pezzo le politiche di welfare e gli strumenti di sostegno al reddito. Dopo aver cancellato dalla sera alla mattina il Reddito di cittadinanza, ora si appresta, con la legge di bilancio 2026, a infliggere un nuovo e durissimo colpo alla lotta contro la povertà, prevedendo un taglio di 267 milioni di euro al Fondo povertà e una riduzione del 65% delle risorse destinate all’Assegno di inclusione”.
Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso che parla di “una vera e propria demolizione delle politiche di welfare” e “un attacco frontale ai diritti delle fasce più fragili della popolazione”.
“Si tratta – prosegue – di scelte gravissime, che avranno ricadute sociali devastanti, soprattutto per le persone e le famiglie che già vivono in condizioni di fragilità economica. Non si può giocare sulla pelle di chi è in difficoltà, di chi ogni giorno cerca con fatica di garantire una vita dignitosa ai propri figli. Con questi provvedimenti, il Governo sta riportando il Paese indietro, cancellando conquiste sociali che sembravano ormai assodate e ampliando gli squilibri tra ricchi e poveri. La ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochi, mentre la povertà cresce a dismisura, aggravando le disuguaglianze e minando la coesione sociale. Un Paese civile, invece, dovrebbe investire nel welfare, sostenere chi resta indietro e promuovere politiche che garantiscano pari opportunità e dignità per tutti. Dovrebbe lavorare per ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, non per alimentarle”.
“Questi – conclude Caruso – sembrano concetti ignoti a un governo di centrodestra che, anno dopo anno, sta infliggendo un colpo mortale agli aiuti destinati ai meno fortunati, lasciando sempre più persone abbandonate a se stesse. È necessario un cambio di rotta, le politiche sociali non possono essere considerate una spesa da tagliare, ma un investimento fondamentale per la crescita, la giustizia sociale e la dignità dell’Italia”.
