Violenza sessuale aggravata, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione aggravata commessi ai danni della compagna convivente. Con queste accuse la squadra mobile di Vibo Valentia e gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Procura hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalita’ marocchina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip.
La vittima aveva dichiarato ai poliziotti intervenuti che il compagno, in evidente stato di alterazione per l’abuso di sostanze alcoliche e al cospetto dei due figli minori, al fine di avere un rapporto sessuale aveva afferrato la donna per il collo, motivo per il quale la stessa si era allontanata dall’abitazione al fine di chiamare i soccorsi e recarsi in ospedale. La donna era stata poi collocata in una casa protetta unitamente ai figli minori.
L’uomo, invece, era stato accompagnato in Questura dove era andato in escandescenza, minacciando e spintonando i poliziotti. La donna gia’ nel 2021 aveva denunciato il compagno per maltrattamenti e violenza sessuale ed era stata collocata in una struttura protetta con il figlio.
Dopo circa otto mesi di permanenza nella struttura la donna aveva deciso di ritornare a vivere nella propria abitazione col compagno nella speranza, rivelatasi vana, che l’uomo si fosse ravveduto. Infine, e’ stato accertato come l’indagato avesse costretto la donna, mediante reiterate e continue minacce, a consegnargli tutti i soldi che guadagnava con il proprio lavoro, che poi utilizzava per scopi personali, non provvedendo alle esigenze familiari.