Torna da venerdì 10 ottobre a domenica 12, nel borgo antico di Donnici, la Sagra dell’Uva e del vino che quest’anno taglia il traguardo delle 43 edizioni. E torna rispettando la tradizione, con qualche piccola innovazione, anche perché un evento che funziona come quello che si svolge sulle dolci colline donnicesi non sarebbe opportuno stravolgerlo. Ne è convinto anche il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che ha aperto questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, presenti anche l’Assessore alle attività economiche e produttive, Massimiliano Battaglia, e Mariella Ciardullo, portavoce dell’Associazione “Vivi Donnici” che si è aggiudicata la manifestazione di interesse bandita dal Comune ed alla quale l’Amministrazione comunale ha affidato l’organizzazione e la realizzazione dell’evento, demandando ad essa la cura degli aspetti logistici ed operativi ed il programma degli spettacoli e delle altre attività collaterali. “Dobbiamo sicuramente innovare nella tradizione, ma quando un prodotto funziona non ha bisogno di grandi trasformazioni – ha detto il Sindaco Franz Caruso durante l’incontro con i giornalisti -. I risultati degli anni passati – ha aggiunto – ci hanno consegnato una partecipazione e un gradimento particolarmente importanti e credo che un’Amministrazione capace di valutare questi risultati debba tener conto di queste indicazioni. L’anno scorso la Sagra ha superato le più rosee previsioni. Abbiamo avuto apprezzamenti da parte di tutti i visitatori. Credo che anche quest’anno sia stata operata una scelta di qualità, rispettando, come sempre, e valorizzando le presenze del territorio e sono certo che sulla scorta di ciò che saprà offrire il programma di questa 43ma edizione, specie se ci assisterà anche il bel tempo, i risultati non tarderanno ad arrivare e la partecipazione e il gradimento saranno assicurati. Questa formula- ha detto inoltre il primo cittadino – è un segno di come sia importante valorizzare le cose positive. Se la Sagra è così longeva da restare sulla breccia per 43 anni, ciò significa che è una manifestazione che è avvertita dal territorio come un evento storicizzato anche se non riconosciuto come tale a livello regionale. La sua forza risiede nel fatto che rappresenta un momento di valorizzazione e di esaltazione delle peculiarità di un territorio che ha una specifica destinazione e vocazione, quella dei vigneti del donnicese, particolarmente pregiati, e delle cantine che stanno oggi assumendo un ruolo di primissimo piano nel panorama nazionale e non solo. Abbiamo imboccato – ha concluso Franz Caruso – la strada giusta che è quella, appunto, della valorizzazione dell’iniziativa e con essa dei nostri prodotti enogastronomici e soprattutto delle bellissime colline di Donnici”. Con l’augurio di poter ripetere il risultato degli anni passati, l’Assessore alle attività economiche e produttive, Massimiliano Battaglia ha rimarcato come “la città di Cosenza debba ritenersi in parte fortunata perché è una delle poche città ad avere nella sua periferia questi territori a vocazione vitivinicola. Questo – ha aggiunto – ci consente di poter conservare le tradizioni legate alla produzione del vino e ai giochi popolari”. Battaglia ha poi ricordato la presenza, nel programma, di spettacoli musicali con artisti autoctoni “e questo – ha aggiunto – ha il significato di un’attenzione particolare che abbiamo voluto riservare agli artisti locali”. La portavoce di “Vivi Donnici”, Mariella Ciardullo (in sala anche il neo presidente dell’associazione, Antonio De Rose) è entrata poi nel dettaglio del programma che prevede tre stage musicali che saranno allestiti quest’anno in più punti del centro storico e nei quali si esibiranno artisti di musica popolare calabrese e non solo. La vera novità delle 14 esibizioni artistico-musicali è data dalla presenza di un gruppo di pizzica salentina. In più, band di altri generi musicali, dj set e artisti di strada. Una piazza del borgo sarà dedicata al Mercato artigianale di Cosenza che la colorerà di artigianato e creatività. “Vere protagoniste della manifestazione – ha aggiunto Mariella Ciardullo – saranno le 6 cantine della Dop Terre di Cosenza (Spadafora, Cundari, Rocca Brettia, Tenute Paese Terre del Gufo e Cerza Serra) che saranno affiancate da oltre 20 stands di food con piatti tipici locali”. L’organizzazione dei giochi popolari, tanto attesi, è stata affidata ad una associazione di Giochi tradizionali di San Pietro in Guarano, l’unica associazione di questo genere in Calabria. “Tenevamo a ritornare a questa tradizione sempre molto partecipata – ha detto Mariella Ciardullo – aggiungendo la gara di dolci tradizionali a cura delle massaie di Donnici. Per noi donnicesi – ha rimarcato Ciardullo – organizzare la sagra è motivo di grande orgoglio perché vogliamo che conservi questa forte identità territoriale. Terremo, infatti, fede a ciò che è stato fatto in questi 43 anni, senza stravolgimenti della cultura, tradizione e dell’identità di Donnici. L’anno scorso si sono registrate in tutti e tre i giorni più di ventimila presenze, raggiungendo numeri ragguardevoli. Auspichiamo di poter superare questi numeri”. Come tutti gli anni l’Amministrazione comunale metterà a disposizione un servizio di navetta gratuito. Sulle pagine ufficali Instagram e Facebook della sagra, tutti gli orari con i punti di di partenza e di arrivo. Corse ininterrotte sino alle 2,30 di notte. Il taglio del nastro è fissato per venerdì 10 ottobre, alle ore 18,00, in Piazza Mons.Bilotto, alla presenza del Sindaco Franz Caruso.
Dal 10 al 12 ottobre a Donnici la 43ma edizione della Sagra dell’uva e del vino: l’evento presentato questa mattina a Palazzo dei Bruzi alla presenza del sindaco Caruso
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