Concetta (Titina) Funaro in Morabito non è più tra noi. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha addolorato quanti a Cropani, suo paese natale, la ricordano come amica e compagna di giochi e quanti la seguivano su Facebook, da dove attivamente partecipava alla vita del paese e dove spesso pubblicava le sue poesie, nonché il manoscritto “L’ impronta della memoria”, interamente online, con meravigliosi racconti di vita quotidiana quasi tutti della famiglia Funaro. Micuzzo, Laura, Maria, Teresa, Adelina, mastro Gigino – come non ricordare la Balilla di quest’ultimo parcheggiata per tanti anni su corso Padre Giovanni Fiore! Titina Funaro – è lei stessa a scriverlo – compone la sua prima poesia negli anni Settanta, pubblica nel 2007 il libro “La cruna dell’ago”, edizioni Ibiskos, che ne racchiude diverse. Da tanti anni viveva a Gioia Tauro ma portando sempre Cropani nel suo cuore. Il presidente e fondatore del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, la annovera tra i più prestigiosi figli di Cropani assegnandole l’importante riconoscimento, del quale andava orgogliosa rappresentando un raro se non l’unico segno pubblico di riconoscenza avuto dal suo paese natale. Ci piace ricordarla anche attraverso una foto in bianco e nero, seduta sul primo gradino, inconfondibile con le sue lunghe trecce: è il 1955 e Titina Funaro è una dolce fanciulla che frequenta il catechismo a Cropani. Gaetana Basile ai piedi della scala, (ma talvolta anche nella casa paterna in via Duomo), tiene le lezioni in quanto delegata dall’Azione Cattolica; in alto sua sorella Sara. In seguito Titina frequenterà il laboratorio delle monache, insieme a suor Gina e alle allieve più grandi Checchina, Gaetana, Pupa e Rosaria imparerà a ricamare il pizzo di Cantù. Lascia ai numerosi estimatori cropanesi versi ricchi d’amore per il suo paese.
È morta la poetessa Titina Funaro Morabito
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