“Forse il problema maggiore per una democrazia è l’astensionismo. Mettiamoci anche la responsabilità nostra di parlare ai giovani dei problemi concreti. La politica deve misurarsi su quelle che sono le loro speranze, le sfide, la realtà di tutti i giorni che vivono, difficile. Una politica che non sia la polemica fine a se stessa, che non sia fatta di logomachie astratte sul nulla, è l’unica cosa. Tanto gli appelli non valgono molto perché dire andare a votare non basta. Dobbiamo ovviamente cercare di coinvolgerli nei progetti concreti e speriamo di riuscirci”.
Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, stamani all’Unical a Rende, per sostenere il candidato presidente della Regione Calabria Pasquale Tridico alle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre.
“Noi non facciamo promesse elettorali. Io sono venuto qui spesso. Non abbiamo l’abitudine di venire, come il governo fa a ogni appuntamento regionale, qualche giorno prima facendo un comizio di qualche ora, promettendo decine di milioni, che poi a questo punto si comincia a credere che siano sempre gli stessi”.
“Li abbiamo visti promessi all’Abruzzo – ha aggiunto – e non sono arrivati, promessi in Basilicata e non sono arrivati, adesso alle Marche e non sono arrivati, adesso alla Calabria. Questi milioni girano, ma non atterrano mai. Io direi al governo, siate più seri quando, soprattutto, governate da cinque anni regioni e non riuscite a spendere i soldi del Pnrr che vi abbiamo lasciato. Siamo all’incirca a poco più del 20% sull’impegno di spesa totale. Sono molto indietro questi cantieri, e quei pochi che ci sono, ci sono grazie ai soldi che noi abbiamo portato con grande responsabilità. Almeno cercate di spenderli bene”.
PALESTINA. Sull’appello da parte della premier Meloni per un voto compatto sulla mozione palestinese, Conte ha affermato: “È davvero ardito chiedere un voto compatto su una risoluzione sulla Palestina dopo che un governo, una maggioranza, ha finto di non vedere un genocidio, 20.000 bambini uccisi. Direi che non ci sono i presupposti per un voto compatto”. Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, stamani all’Università della Calabria a Rende, risponde all’appello lanciato ieri dalla premier Giorgia Meloni ad un voto unitario in Aula domani sulla mozione sulla Palestina.
“Certo che c’è motivo di forte preoccupazione, perché questa è una iniziativa che non ci sarebbe stata se avessimo avuto governi, a partire dal nostro, che facevano valere il diritto internazionale che tutti, congiuntamente, unanimemente, avessero creato pressioni giuste su Israele isolandola e costringendola a interrompere questa carneficina”. A dirlo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in merito alla situazione della Flotilla, entrata nella zona rossa delle acque davanti alla Palestina. “Quindi – ha aggiunto – è una iniziativa umanitaria, e io capisco che Meloni sia molto nervosa con loro e anziché preoccuparsi, da patriota come dice di essere, dei connazionali assicurando al massimo incolumità, li insulti. Questa iniziativa è un pugno nello stomaco per chi ha volto lo sguardo dall’altra parte di fronte a un genocidio”.
Conte ha incontrato, all’Università della Calabria, studenti e associazioni nel corso di una manifestazione per lo stop alla guerra a Gaza. Conte ha fatto un selfie con gli studenti e il candidato presidente della Regione del campo progressista Pasquale Tricico che ha inviato a Marco Croatti, senatore del Movimento sulla Flottiglia, come segno di vicinanza.