«Le zone interne della Città Metropolitana di Reggio Calabria sono scrigni di bellezze naturali, tradizioni e potenzialità – afferma Francesco Sarica, candidato alle prossime elezioni regionali – ma soffrono di gravi carenze nei servizi, nelle infrastrutture e, soprattutto, nell’attenzione istituzionale. Per invertire la rotta dello spopolamento e dell’abbandono servono politiche integrate e coraggiose, che mettano al centro le comunità locali».
Sarica illustra le linee programmatiche per rilanciare questi territori:
- Infrastrutture viarie. «Occorre puntare su investimenti strategici, come la realizzazione della Bovalino–Bagnara. È necessario reindirizzare i fondi del PNRR o, grazie all’impegno del Ministro Salvini, individuare nuovi strumenti di finanziamento per opere cruciali allo sviluppo dei territori interni. Al tempo stesso, bisogna mettere in sicurezza le strade esistenti».
- Servizi scolastici e sanitari. «La scuola non è solo un edificio: è presidio sociale, culturale e identitario. Garantire la presenza di istituti scolastici, uffici postali, bancomat e presidi sanitari significa non lasciare indietro nessuno, in particolare anziani e famiglie prive di mobilità. La digitalizzazione può supportare, ma non sostituire la presenza fisica dei servizi».
- Agricoltura e bonifiche. «Dobbiamo restituire produttività a terreni abbandonati, recuperare i terrazzamenti, creare nuove infrastrutture irrigue e diversificare le colture, puntando su produzioni capaci di resistere ai cambiamenti climatici. L’obiettivo è un’agricoltura moderna che garantisca lavoro, biodiversità e rinascita rurale».
- Connettività digitale. «Internet veloce e stabile è ormai un diritto fondamentale. È indispensabile per imprese, smart working, didattica a distanza, turismo esperienziale e servizi digitali. Senza connettività, le zone interne restano isolate: collegarle digitalmente significa restituire dignità, futuro e visibilità».
- Tutela del territorio. «Il dissesto idrogeologico e il rischio incendi vanno affrontati con misure concrete e personale locale impiegato durante tutto l’anno, non solo stagionalmente».
- Politica della montagna. «L’Aspromonte può diventare un modello di sviluppo multifunzionale: turismo sostenibile, valorizzazione naturalistica, artigianato, agroalimentare e persino energia da fonti rinnovabili locali, come il cippato di legno dei nostri boschi. Non solo conservazione, ma anche utilizzo innovativo e sostenibile delle risorse».
- Unione dei Comuni. «Incentivare questo strumento significa permettere a più enti di gestire insieme funzioni e servizi essenziali, con vantaggi evidenti: riduzione dei costi, specializzazione del personale, maggiore capacità progettuale e più forza nell’accesso ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei».
«Abbiamo le idee chiare – conclude Francesco Sarica –: lo sviluppo delle zone interne passa da una strategia pragmatica e lungimirante, fondata su investimenti infrastrutturali, tutela ambientale, digitalizzazione, servizi di prossimità, identità territoriale e istituzioni efficienti. Solo così possiamo restituire futuro e speranza alle comunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria».