«La Notte Europea dei Ricercatori che si è svolta a Reggio Calabria è molto più di un evento accademico: è una dichiarazione di fiducia nel valore della conoscenza e nella sua capacità di generare sviluppo, identità e consapevolezza collettiva».
La Senatrice Tilde Minasi si esprime così in una nota, manifestando pieno apprezzamento per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università della Calabria, protagoniste, assieme all’Università della Basilicata e al CNR, dell’iniziativa di matrice europea, per aver saputo coniugare rigore scientifico, apertura culturale e coinvolgimento del territorio.
Nel corso della manifestazione ricercatori e ricercatrici hanno illustrato i risultati del progetto Tech4You, affrontando temi cruciali come la transizione digitale ed ecologica con un linguaggio chiaro e accessibile, capace di rendere l’innovazione vicina e comprensibile a tutti.
«In un tempo in cui la ricerca viene spesso sottovalutata o confinata in ambiti troppo specialistici – prosegue Minasi – iniziative come questa restituiscono centralità alla scienza, che quando si apre al pubblico diventa motore di progresso, crescita condivisa e responsabilità sociale».
Minasi richiama poi il significato più ampio della manifestazione voluta dall’Unione Europea 20 anni fa, legandolo al concetto di terza missione delle Università, accanto a didattica e ricerca: «La Notte dei Ricercatori è un esempio virtuoso di come gli atenei possano dialogare con il territorio, valorizzare il proprio patrimonio di competenze e contribuire allo sviluppo culturale, economico e sociale. È una forma concreta di democrazia della conoscenza».
Un passaggio fondamentale, secondo la Senatrice, è rappresentato anche dal supporto offerto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: «Il PNRR è un’occasione storica per ridurre i divari, soprattutto nel Meridione, e per sostenere le eccellenze locali. Una società che investe in ricerca e cultura non si limita a gestire il presente, ma costruisce il proprio futuro con coraggio e responsabilità».
Minasi rivolge poi un ringraziamento sentito alla professoressa Maria Teresa Russo, prorettrice delegata ai grandi progetti e alla ricerca, nonché coordinatrice dell’evento, definendola «una figura di grande equilibrio istituzionale e visione, capace di trasformare un’agenda accademica in un’esperienza aperta e coinvolgente per il territorio».
Parole di riconoscimento anche per il Rettore Giuseppe Zimbalatti, «la cui guida solida e lungimirante rafforza il ruolo centrale dell’Università Mediterranea nei processi di rilancio e innovazione del Sud».
«Esperienze come questa – chiosa MInasi – dimostrano che la Calabria è ricca di energie: nei suoi ricercatori, nei giovani, nei docenti. La nostra terra ha tutto per essere protagonista, se sceglie di puntare sulla conoscenza come leva di riscatto e sviluppo».