Con una cerimonia pubblica, ieri il Comune di Santa Venerina ha conferito la cittadinanza onoraria a Giuseppe ‘Pippo’ Caffo, presidente del Gruppo Caffo 1915 e ‘papà’ di Vecchio Amaro del Capo.
L’onorificenza è stata attribuita nel corso della 28ª edizione di EnoEtna, davanti a cittadini, autorità e rappresentanti delle istituzioni locali. Un momento solenne ma al tempo stesso partecipato, che ha voluto sottolineare il legame profondo tra la comunità etnea e uno dei protagonisti più rappresentativi dell’imprenditoria italiana nel settore dei distillati.
Posta alle pendici dell’Etna, Santa Venerina vanta una tradizione secolare nella distillazione di vinacce, liquori e rosoli, una vocazione industriale nata tra Ottocento e Novecento grazie all’abbondanza di uve e agrumi etnei e alla vicinanza al porto di Riposto. Qui la famiglia Caffo ha scritto una pagina fondamentale di questa storia da quando Giuseppe Caffo sul finire dell’Ottocento avviò la prima distilleria. E qui nacque anche Pippo Caffo, che visse a Santa Venerina fino ai 18 anni, prima di trasferirsi in Calabria, dove il padre nel 1952 aveva rilevato l’attuale Distilleria F.lli Caffo di Limbadi. Nel 1964 la famiglia vi si stabilì definitivamente, segnando l’avvio di un percorso imprenditoriale che avrebbe portato il marchio Caffo a una crescita internazionale.
“Ricevere la cittadinanza onoraria di Santa Venerina è per me motivo di profonda emozione. Sono nato qui e ho vissuto in questo paese; queste sono le mie radici, il luogo che ha segnato la mia vita e quello della mia famiglia. Da Santa Venerina è partita la nostra storia imprenditoriale, che poi ha trovato in Calabria la possibilità di crescere e affermarsi. Questo riconoscimento ha per me un valore speciale perché suggella il legame con la mia terra d’origine e con la comunità che non ho mai dimenticato”.
Alle parole di Pippo Caffo presidente di Gruppo Caffo 1915 ha fatto eco la dichiarazione del sindaco Santo Raciti: “Pippo Caffo ha fatto tanto per Santa Venerina. Si è trasferito in Calabria, ma non ha mai dimenticato il legame con la sua città natale, che rivendica sempre con orgoglio. La tradizione dei distillati e del vino qui ha dato vita a numerose distillerie, molte delle quali hanno continuato con successo nel settore dei liquori. Oggi Caffo sta anche investendo nella ristrutturazione della prima fabbrica di famiglia nel nostro comune, con l’obiettivo di realizzare un museo che racconti la storia della famiglia, dell’impresa e naturalmente di Santa Venerina. Per questo abbiamo voluto conferirgli la cittadinanza onoraria”.
Un progetto che va oltre la semplice riqualificazione architettonica: la storica distilleria di Santa Venerina, sarà restituita alla comunità come spazio culturale e centro di memoria viva, capace di custodire le radici imprenditoriali della famiglia Caffo e al tempo stesso di valorizzare la tradizione produttiva del territorio.
Anche la consigliera comunale Oriana Di Prima ha voluto esprimere le sue felicitazioni: “Il Consiglio comunale, con unanime consenso, ha decretato il conferimento della cittadinanza onoraria al Cavaliere dell’Ordine al Merito, Giuseppe Giovanni Caffo. Il ‘nostro Pippo’ è nato e cresciuto a Santa Venerina e non ha mai dimenticato le sue radici: per questo, nel segno di un legame imperituro che supera confini geografici e generazionali, la città ha scelto di rendergli omaggio proprio nell’anno del suo ottantesimo compleanno”.
La partecipazione di Gruppo Caffo a EnoEtna è stata non solo un momento di festa e condivisione con la comunità locale, ma anche un’occasione per rinsaldare quel legame indissolubile che unisce la storia dell’azienda alle sue radici siciliane. In questo contesto, il conferimento della cittadinanza onoraria a Pippo Caffo ha assunto un significato ancora più profondo, suggellando il percorso di una famiglia che, partita da Santa Venerina, ha saputo portare nel mondo l’arte e la tradizione della distillazione italiana.
A completare la giornata, è stato presentato anche il volume “Distillerie e liquorifici a Santa Venerina” di Giovanni Vecchio, edito da La Voce dell’Jonio. Un’opera che ripercorre la storia delle realtà produttive locali, tra cui la storica Distilleria Caffo, e che rappresenta un ulteriore omaggio alla memoria, alla tradizione e al patrimonio imprenditoriale del territorio.