Si conferma un ottimo polo formativo il distretto Jonio Sud che,
nella sua sala multimediale, ha ospitato il corso «protezione, promozione e
sostegno dell’allattamento per la Comunità Amica delle Bambine e dei
Bambini. Percorso formativo per personale dedicato, nell’ambito della Joint
Action Europea PreventNCD» organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità in
collaborazione con il Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociosanitari
della Regione Calabria e con l’ASP di Cosenza che riveste un ruolo
strategico nell’attuazione territoriale del progetto.
Calabria con dati sull’allattamento tra i più bassi d’Italia e d’Europa ma
con una rete di servizi integrata capace di invertire la rotta
L’iniziativa di formazione è quanto mai necessaria, come certificano i numeri
sull’allattamento al seno, secondo i quali «la Calabria – mette in evidenza
Angela Giusti, Prima Ricercatrice all’Istituto Superiore di Sanità e
responsabile scientifica di questo programma – si attesta tra le regioni con il
minor tasso di allattamento al seno e, conseguenza diretta, una elevata
obesità infantile. I luoghi comuni ci spingono a pensare che siano le donne
laureate e inserite nel mercato del lavoro ad allattare meno, invece sono le
mamme casalinghe perché vivono in una sostanziale situazione di
isolamento. È qui che entra in gioco l’alto potenziale dell’Asp di Cosenza che
deve affrontare una doppia sfida: lavorare con tanta energia per promuovere
la salute e incidere e sensibilizzare quelle fasce che hanno bisogni maggiori.
Compito che l’azienda può affrontare perché abituata a lavorare con le
istituzioni e a condurre un lavoro di squadra».
Le finalità del corso
«Questo – entra nel dettaglio il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino
Rizzo – è un corso che intende implementare le abilità del personale del
dipartimento materno infantile e di fornire tutti gli aggiornamenti relativi alle
ultime novità in campo scientifico in merito agli accorgimenti da adottare nei
primi mille giorni di vita. Si ritiene infatti che una serie di patologie tumorali e
cronico degenerative non infettive siano proprio dovute ad alcune abitudini
negative adottate fin dalla nascita del bambino, se non già durante la sua vita
intra uterina. Pertanto è necessario rafforzare le competenze aziendali
affinché il nostro personale possa suggerire alle mamme, alle famiglie e più in
generale alla comunità quali siano gli stili di vita più corretti. L’informazione e
la sensibilizzazione sono i migliori alleati verso quel cambiamento che può e
deve partire anche a livello socio culturale. Adottare stili di vita e abitudini corrette fin dai primissimi giorni significa avere una popolazione sana
domani».
L’importanza di questo progetto per la Calabria
«Il progetto è attualmente in corso di implementazione in altri sette paesi
europei coinvolti nella programmazione – sottolinea il direttore generale
Antonio Graziano – ma per la nostra Calabria è un’occasione imperdibile per
effettuare quel salto culturale che si traduca nell’adozione di abitudini corrette
che possano costituire le fondamenta per future generazioni in salute.
Investire sulla prevenzione è il primo passo innanzitutto per garantirci future
generazioni più sane ma incide molto anche sulla spesa sanitaria. Vedere
questa sala così gremita e partecipata – conclude il direttore generale – mi
inorgoglisce e conferma come quest’aula multimediale del Distretto Jonio Sud
possa diventare un punto di riferimento per la formazione. Quando sono stato
chiamato a fare il commissario dell’Azienda sanitaria di Cosenza, – sottolinea
Graziano – questo ambiente era in fase di decadenza e semi abbandono.
Vederlo oggi così pieno, sia di persone che di fondamenti scientifici, mi fa ben
sperare che possa diventare un punto di formazione capace di arricchire
profondamente la nostra azienda».