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Corigliano Rossano: il 25 settembre la presentazione di “Nulla nasce per caso”

Seicento pagine a colori per attraversare cinquant’anni di vita culturale, artistica e sociale della costa ionica calabrese. È questo il cuore di Nulla nasce per caso, il nuovo volume di Ercolino Ferraina, che ricompone in forma di archivio le tracce di oltre mezzo secolo di attività: immagini, articoli di giornale, manifesti, testimonianze, ritagli, lettere, programmi, appunti personali e fotografie. Un corpus imponente che non si limita a ripercorrere la biografia di un autore, ma restituisce l’evoluzione collettiva di un territorio che ha fatto della cultura un motore di coesione e di crescita.

Il libro sarà presentato giovedì 25 settembre alle ore 18.30 nella Sala Teatro della Cittadella dei bambini e dei ragazzi in Viale Bruno Buozzi a Corigliano Rossano, in un incontro aperto al pubblico che prevede dialoghi con l’autore, interventi di operatori culturali e rappresentanti istituzionali, e una sessione stampa dedicata agli organi di informazione accreditati. Per gli accrediti è attivo l’Ufficio Stampa di I&C:

ufficiostampa@informazionecomunicazione.it.

Nulla nasce per caso si presenta come un archivio ragionato: ogni documento è collocato nel suo contesto storico, accompagnato da note esplicative che ne illustrano la genesi e il significato. Il risultato è un mosaico in cui il percorso umano e professionale di Ferraina si intreccia con le tappe dello sviluppo culturale e civile della città, mostrando come esperienze personali e vicende collettive possano fondersi in una narrazione condivisa. Dalle prime esposizioni realizzate nel 1969 alla Scuola Media di Caraffa di Catanzaro, passando per gli anni di attività del Gruppo Artisti Rossanesi e la fondazione del Centro Arte Club nel 1994, fino alle rassegne e ai progetti degli ultimi anni tra Rossano e Corigliano, il volume documenta con rigore l’evoluzione di un intero ecosistema culturale. Fotografie, locandine, articoli e lettere compongono una trama che racconta la crescita di una comunità capace di investire sulla creatività, costruire reti di collaborazione, attrarre energie nuove.

Il libro dedica ampio spazio alle esperienze associative e agli intrecci con il tessuto educativo e sociale: dalle iniziative portate nelle scuole ai concorsi di pittura e poesia per i ragazzi, dalle mostre tematiche ai progetti interdisciplinari, fino agli scambi culturali con altre città italiane ed europee. Sono materiali che rivelano come la cultura, se coltivata con costanza, possa diventare infrastruttura sociale, stimolo di partecipazione e strumento per leggere il presente. Tra i capitoli più densi, quelli dedicati agli anni Novanta, con le grandi rassegne alla Torre Sant’Angelo e i progetti itineranti nelle scuole della Calabria, che hanno coinvolto migliaia di studenti e giovani artisti. Il volume mostra come molte di quelle iniziative abbiano lasciato tracce tangibili: cataloghi, articoli, attestati, manifesti, corrispondenze ufficiali, oggi parte integrante di questo archivio.

Uno dei fili conduttori è l’idea che la memoria non sia semplice nostalgia, ma patrimonio attivo. Conservare le tracce del passato diventa, in questo lavoro, uno strumento per comprendere il presente e immaginare il futuro. Ferraina sottolinea il valore della rete e della cooperazione come elementi indispensabili per dare continuità ai progetti culturali e per trasmettere conoscenze e competenze alle nuove generazioni.

Ogni sezione del libro è costruita come un percorso tematico. Ci sono capitoli sulla formazione, sugli esordi, sulla nascita delle associazioni culturali, sull’organizzazione di eventi pubblici, sulle collaborazioni internazionali e sugli interventi di rigenerazione urbana basati sulla creatività. Le fotografie — selezionate e restaurate personalmente — occupano gran parte delle pagine e accompagnano i testi come vere fonti documentarie. L’impatto visivo è pensato per immergere il lettore nella materia viva della memoria, restituendo le atmosfere di ogni epoca.

Il volume, pur radicato nel passato, guarda al presente e al futuro. Le sue pagine contengono un invito implicito a proseguire il lavoro culturale avviato in questi decenni, a considerare la creatività non come ornamento ma come parte della vita civile. In chiusura, Ferraina lancia la proposta di istituire un museo d’arte contemporanea dedicato agli artisti della Sibaritide, come luogo stabile per custodire e valorizzare le esperienze artistiche locali, dando loro continuità e visibilità.

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