Si è aperta ieri, con un’importante ed entusiasta partecipazione di pubblico internazionale, la prima edizione di IRA Festival, che ha inaugurato il proprio cartellone con due prime assolute per l’Italia: Història de l’amor della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano e Derniers Feux, nuova creazione del coreografo francese Némo Flouret. Due spettacoli profondamente diversi per linguaggio e stile, ma accomunati da un’intensa riflessione sull’essere umano, i suoi desideri e le sue fragilità.
La prima giornata di Festival si è aperta a teatro con Història de l’amor, spettacolo in lingua spagnola (sottotitolato in italiano e inglese) che ha catturato il pubblico con una drammaturgia intima e sorprendente. Una sola attrice in scena, alle prese con un compito quasi impossibile: dare un senso alla più misteriosa e potente delle forze, l’amore. Attraverso un doppio binario narrativo – da un lato le prospettive storiche sull’amore, dall’altro il racconto personale della performer – il lavoro si interroga sulla natura stessa di questo sentimento. L’amore viene raccontato come promessa, ricerca, meta sfuggente e insieme costante motore della vita, in una narrazione che evoca il mito di El Dorado: tesoro irraggiungibile, fonte di desiderio ma anche di caos e distruzione. Un lavoro raffinato, che ha lasciato il pubblico sospeso tra riflessione e commozione.
A seguire, l’attenzione si è spostata all’Anfiteatro di Soverato per la prima italiana di Derniers Feux, esito della residenza artistica di Némo Flouret con i suoi danzatori e musicisti in Calabria tra aprile e maggio. Qui la danza e la musica hanno evocato il fascino e l’ambiguità dei fuochi d’artificio: immagini potenti, capaci di suscitare meraviglia e timore, unire e spaventare allo stesso tempo. Il coreografo ha costruito uno spettacolo dove il tempo sospeso che precede l’esplosione diventa metafora di tensione, aspettativa, speranza e smarrimento. Un rituale collettivo in cui i corpi, come bagliori improvvisi nella notte, hanno incarnato quella sensazione di effimera eternità che accompagna ogni scintilla pirotecnica.
A margine dello spettacolo, Flouret ha espresso grande entusiasmo per la residenza calabrese e per l’accoglienza ricevuta:
«Abbiamo lavorato per quattro settimane tra Badolato, Catanzaro e Soverato: tornare stasera in questo anfiteatro, dove tutto è iniziato, ha un significato speciale. I fuochi d’artificio per me sono qualcosa di caro e personale, legati all’infanzia. Portano con sé paura ed eccitazione, ammirazione e timore, qualcosa che può sembrare guerra o celebrazione. In scena volevo proprio questo: catturare l’attimo in cui le persone alzano lo sguardo verso il cielo buio, vivendo la meraviglia di un momento effimero che diventa eterno.»
Il coreografo ha poi sottolineato il legame profondo creato con la Calabria:
«La Calabria è ormai un luogo inciso nel DNA di questo progetto e nella mia pratica artistica. Qui abbiamo incontrato persone straordinarie, costruito una scena piena, coltivato immaginazione. È qualcosa che porterò sempre con me.»
Già dalla serata inaugurale, IRA Festival, il cui concept e curatela artistica è di Settimio Pisano e la direzione di Pietro Monteverdi, ha confermato la propria vocazione internazionale e la capacità di trasformare i luoghi in spazi di dialogo tra arti sceniche, comunità e riflessione contemporanea. Due prime italiane di grande intensità che hanno acceso Soverato, lasciando intravedere un’edizione ricca di visioni e incontri destinati a creare un terreno fertile di sperimentazione e condivisione.
Al mattino seguente, ed in programma ogni mattina, “Pitch & Drink”: uno spazio di confronto fronte mare tra artisti e professionisti per esplorare processi creativi e produttivi e valutare potenziali nuove collaborazioni.
Il programma fino al 7 settembre
Ecco i prossimi appuntamenti in programma a Soverato fino alla chiusura del festival:
5 settembre
12:00–13:30 – Pitch & Drink (Hotel San Domenico): incontro informale con artisti
16:30 – Cinema Impero (Cinema Comunale): repliche ogni 30’
16:30 – Nico, Desertshore (Istituto Santa Maria Ausiliatrice)
17:15 – BODY SWEATS (Istituto Don Bosco)
18:00 – Frankenstein (History of Hate) (Istituto Don Bosco)
19:30 – RISE (Teatro Comunale)
21:30 – Orage (Anfiteatro)
23:00 – EMAN Acoustic live (Circle Club)
00:00 – Catanzion DJ Set (Circle Club)
6 settembre
12:00–13:30 – Pitch & Drink (Hotel San Domenico)
16:30 – ROSSOCREPA (Istituto Don Bosco)
16:30 – Cinema Impero (Cinema Comunale)
17:15 – Studi per M (Istituto Don Bosco)
18:00 – GOOD VIBES ONLY (the great effort) (Istituto Don Bosco)
21:30 – Cani Lunari (Anfiteatro)
23:00 – Samuela Borelli DJ Set & Nights in Reverbs (Ex-Comac)
7 settembre
12:00–13:30 – Pitch & Drink (Hotel San Domenico)
16:30 – That’s twisted (Istituto Santa Maria Ausiliatrice)
17:15 – Nulla dies sine linea (Istituto Don Bosco)
18:00 – Jalousie des tempêtes!! (Istituto Don Bosco)
19:00 – MOMENTO SPENTO (Istituto Don Bosco)
19:00–02:00 – Fabio Nirta DJ Set (Circle Club)
21:00 – NAIP Live Set (Circle Club)
21:30 – The Blue Hour (Teatro Comunale)