Padre Fedele Bisceglia, figura iconica del volontariato e della Chiesa cosentina, è scomparso all’età di 87 anni, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto al ricovero nel reparto di Geriatria dell’Inrca, alla periferia di Cosenza. La notizia del suo decesso è stata diffusa tramite un commovente post sulla pagina Facebook dell’associazione Il Paradiso dei poveri, da lui stesso fondata. “Padre Fedele è tornato alla Casa del Padre”, ha scritto l’associazione, ricordando l’amore instancabile con cui il frate aveva dedicato la sua vita agli ultimi, ai poveri e agli invisibili.
Un Uomo di Fede e Carità
Padre Fedele ha lasciato un segno profondo nella comunità cosentina e calabrese. Con il suo impegno incessante, ha creato una struttura di accoglienza destinata ai più bisognosi, che, purtroppo, è ancora in attesa di aprire le porte, a causa dei permessi burocratici non ancora ottenuti. Nonostante le difficoltà e le controversie legali che lo hanno segnato, il suo esempio di carità, giustizia e fede ha continuato a guidare la sua missione di servizio verso gli altri.
Il post dell’associazione, che ricorda la sua dedizione, conclude con una citazione di Padre Fedele: “Si deve concedere perdono al fratello per riceverlo da Dio”. Un messaggio di amore e di riconciliazione che ha caratterizzato l’intera vita del frate. “Ci stringiamo nella preghiera, certi che il suo spirito continuerà a vivere in ogni gesto di amore verso il prossimo”, recita il post, mentre i membri dell’associazione e i suoi tanti amici si preparano a dare l’ultimo saluto.
La Storia di un Uomo Contestato e Amato
Padre Fedele non è stato solo un frate di carità, ma anche una figura controversa. Nel corso della sua vita, ha dovuto affrontare una lunga vicenda giudiziaria che lo vide accusato di violenza sessuale nei confronti di una suora. Nonostante il suo arresto e la sospensione dall’Ordine dei Cappuccini, il frate fu infine assolto da tutte le accuse. Tuttavia, il suo processo gli impedì di tornare a celebrare la Messa, e le richieste di reintegro nell’Ordine non furono mai accolte. Questo periodo difficile non fece però vacillare la sua fede e il suo impegno verso i poveri e gli emarginati.
La Comunità Ricorda Padre Fedele
La morte di Padre Fedele ha scatenato un’ondata di ricordi e di affetto sui social, dove centinaia di post, da parte di cittadini, tifosi e istituzioni locali, hanno celebrato la sua vita e la sua dedizione. Tra i messaggi, spicca quello del senatore Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza, che ha scritto: “Padre Fedele c’era sempre. Anche nel momento più difficile della mia vita, lo ricordo in disparte, all’altare, con la sua messa silenziosa. Era il suo modo di dire ‘sono qui’, senza bisogno di parole”. Occhiuto ha ricordato la generosità e l’umanità di Padre Fedele, sottolineando la sua capacità di essere vicino a tutti, senza mai far mancare il suo supporto concreto e silenzioso.
Un pensiero speciale è andato anche a Teresa, che è stata al fianco di Padre Fedele con discrezione e affetto fino alla fine della sua vita. “Il suo esempio resterà vivo”, ha concluso il senatore.
Un Legato Che Non Svanirà
Nonostante le difficoltà, le accuse e le controversie legali che lo hanno attraversato, Padre Fedele Bisceglia rimarrà nella memoria collettiva come un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita al servizio degli altri. Il suo spirito di servizio e il suo amore per i più deboli continueranno a vivere attraverso l’opera dell’associazione Il Paradiso dei poveri e il ricordo delle tante persone che hanno incontrato il frate nel corso degli anni.