“Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo” - Immanuel Kant
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Anche quest’anno la Festa dei Minatori della Cgil

La Fillea Cgil Calabria, anche quest’anno, tornerà a Pagliarelle di Petilia Policastro e a Serricella di Acri, dove ha  organizzato nuovamente, il 16 agosto  (Pagliarelle ) e il 17 agosto  (Serricella) “La Festa dei Minatori”, “per celebrare la memoria e l’orgoglio dei minatori calabresi, uomini che con il sudore e la fatica hanno costruito dignità, diritti e futuro”. Un appuntamento che vuole essere, ha sottolineato Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria,  “un momento di riflessione sia sotto l’aspetto sociale che quello lavorativo dei minatori” e che in quest’edizione sarà caratterizzato da dibattiti, memoria, cultura, musica e impegno, “per ricordare – ha sostenuto Celebre – chi ha lottato sotto terra e rilanciare oggi il valore del lavoro sicuro, dignitoso, tutelato”. La “due giorni” di Paglarelle e di Serricella si inserisce a pieno titolo nell’iniziativa “Sulla strada dei minatori” promossa dalla Fillea Cgil nazionale, insieme alla Fillea Cgil Basilicata e Fillea Cgil Calabria. “<Sulla strada dei minatori> è il viaggio – ha spiegato il segretario nazionale della Fillea nazionale, Antonio Di Franco – di migliaia di lavoratori che partono dalle contrade del Mezzogiorno e che per mesi vivono nei campi base di grandi cantieri per costruire: gallerie, tunnel, trafori, autostrade o collegamenti ferroviari come l’Alta Velocità, il Brennero, la Salerno-Reggio Calabria, la statale 106. La storia dei minatori è una storia – ha rimarcato Antonio di Franco – di fatica, di  orgoglio, tradizione e dolore”. “La due giorni di Pagliarelle di Petilia Policastro e di Serricella di Acri, vuole essere – ha tenuto a evidenziare, altresì, il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre – un’occasione per stare insieme, per fare comunità, per non dimenticare le nostre radici popolari e sindacali. Noi ci saremo, come ogni anno, con tutta la passione e la responsabilità che ci lega a queste storie e a queste persone. Perché senza memoria non c’è futuro. Perché ogni battaglia di ieri è il fondamento – ha concluso Simone Celebre – di ogni conquista di domani”.

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