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Carceri ed emergenza sovraffollamento, Castorina (Red): “Arghillà è il più problematico, necessario impegno di tutti”

“Il dato veicolato dal garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale aggiornato al 30 maggio scorso ci dice che la regione Calabria è

una delle tre regioni d’Italia dove l’indice di affollamento delle carceri è meno grave”. E’ quanto afferma in una nota il Consigliere comunale reggino Nino Castorina, del Gruppo Red.

 

“Nelle risultanze poste all’attenzione del Garante Nazionale dei detenuti viene analizzato l’indice di sovraffollamento facendo notare il rapporto tra presenze effettive di detenuti e capienza regolamentare degli istituti penitenziari con enormi criticità che emergono raffrontando le presenza in carcere con i i posti regolarmente disponibili”.

 

“In questo quadro nazionale disarmante ed oggetto di una ampia discussione nazionale rispetto alle misure alternative alla detenzione, al ruolo del Tribunale di Sorveglianza, alla necessità di implementare il personale e l’organico presente dentro le carceri emerge un dato ancora più negativo in Calabria che è la regione che dal 2020 al 2025 ha fatto registrare il più alto incremento percentuale di sovraffollamento: +27%, passando dall’accettabile 92% registrato nel 2020 al 116,86% rilevato a maggio 2025”.

 

“Nel dramma Calabria – afferma Castorina – un capitolo a parte lo vive la casa circondariale “Arghillà”, l’istituto penitenziario di media sicurezza dell’estrema periferia nord di Reggio Calabria che ad oggi è una vera e propria  polveriera sociale tra violenze e risse tra detenuti ed in cui la cronaca recente ci ha raccontato anche di aggressioni fisiche ad agenti, medici, infermieri ed educatori”.

 

“L’emergenza sovraffollamento e le questioni che riguardano le carceri a Reggio Calabria ed in Calabria non possono uscire fuori dal dibattito pubblico perché sono le istituzioni che, unitamente alle figure dei Garanti dei detenuti, possono e devono mettere in piedi delle strategie a supporto degli istituti penitenziari. Arghillà – afferma il Consigliere del Gruppo Red – non può essere solo teatro di passerelle o di foto che palesano il dramma che vive questa porzione di città ma merita un impegno di tutte le istituzioni che mettono in campo presenza e risorse”.

 

“Il nostro impegno sarà quello di fare sentire ed aprire un dibattito istituzionale per dare voce delle persone recluse, affinché i loro diritti siano riconosciuti; dare voce alle problematiche carcerarie, affinché la loro detenzione sia effettivamente rieducativa nel rispetto di quanto dice la Costituzione, che è quanto ci chiede anche l’Europa. Si deve pensare anche al ruolo che possono avere gli Enti locali per favorire un sistema di trasporto presso gli istituti penitenziari che sia accessibile a tutti ed un sistema sanitario all’avanguardia per dare dignità a chi sconta la pena in carcere; per non dimenticare una parte di Calabria che è quella della popolazione carceraria”.

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