Il senatore Graziano Delrio, accompagnato dal professore Antonio Viscomi, dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, già deputato della Repubblica italiana, e dal consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, nei giorni scorsi si è recato visita a Camini, dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Alfarano e i consiglieri comunali, e il presidente della Eurocoop Jungi Mundu, Rosario Zurzolo, in presenza dei soci e del consiglio di amministrazione della cooperativa. L’iniziativa nasce in un contesto di attenzione alle politiche di inclusione e sviluppo, tese a valorizzare le esperienze di rigenerazione territoriale nella Locride.
Il sindaco Alfarano ha illustrato agli ospiti il percorso di crescita del piccolo ma fiorente borgo della Locride, presentando la “Jungi Mundu” come elemento attivo che ha portato Camini dallo spopolamento dovuto all’emigrazione a una rinascita nata dai progetti di accoglienza.
Delrio ha molto apprezzato le conquiste tangibili della cittadina ionica, e in particolare la rigenerazione urbana nata dalla realizzazione del paese albergo, con la ristrutturazione diffusa delle abitazioni storiche che hanno dato nuova vita al centro storico. Un’opera di grande valore per lo sviluppo socio-economico del territorio, realizzata con il prezioso lavoro di Cosmano Fonte: vecchie abitazioni ormai abbandonate e degradate sono divenute moderne strutture ricettive che ogni anno accolgono visitatori da tutto il mondo.
Il senatore si è intrattenuto a lungo anche con i beneficiari dei progetti di accoglienza e, a conclusione della visita, è stato intervistato dalla Jungi Radio, ai microfoni dei giovanissimi Bukhari Syed Hadi e Alemi Fateme.
«Quello che si è realizzato a Camini è davvero molto interessante. Qui c’è la capacità di mettere in moto le energie delle persone, di valorizzare le capacità delle persone di fare cose. Il sindaco e la Jungi Mundu hanno avuto il grande merito di mettere tutti insieme per un grande progetto collettivo, partendo dall’accoglienza, dalla solidarietà che poi diventa crescita, lavoro, sviluppo, diventa la capacità di ridare vita a un luogo abbandonato. Tutto questo può fare da modello per tanti paesi nella stessa situazione. Fondamentale è che ci sia lo Stato a sostenere e affiancare questi percorsi. Troppo spesso, invece, gestendo i progetti di accoglienza, ci si scontra con le lentezze della burocrazia, con tante difficoltà. Bisogna capire che questi progetti sono un bene per il Paese e vanno quindi trovate soluzioni perché i percorsi di integrazione non sono un costo ma un investimento per il futuro» ha detto Delrio.
La visita conferma come Camini sia un simbolo riconosciuto di integrazione tra innovazione sociale, turismo sostenibile e riqualificazione urbana, e possa rappresentare un modello per altri borghi del sud Italia e anche oltre.