La tragedia avvenne nel mese di agosto dello scorso anno nella pineta di Satriano quando la ventenne Simona Cavallaro fu morsicata da alcuni cani appartenenti ad un branco all’apparenza randagi, ma che erano li a guardia di un gregge, mentre il loro proprietario stava altrove. Ora dopo sette mesi la svolta con l’arresto e l’invio ai domiciliari del proprietario dei cani.
Sulla vicenda interviene l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha annunciato una denuncia per abbandono di animali a carico del pastore e che in merito alla vicenda scrive: “La morte di Simona Cavallaro è una tragedia alla quale non c’è rimedio, ora che è stato arrestato il proprietario dei cani per negligenza nella gestione dei suoi cani da pastore sappiamo che questa tragedia poteva essere evitata- scrivono gli animalisti di AIDAA.- Noi pur nel massimo rispetto del dolore che ha colpito irrimediabilmente la famiglia Cavallaro non possiamo qui non ricordare che i cani hanno agito cosi in quanto cani da pastore a guardia di un gregge e che tutto questo poteva essere evitato se il proprietario fosse stato al suo posto presente nella pineta dove aveva lasciato i cani liberi a custodia un gregge che tra l’altro era li abusivamente in un posto dove la gente andava a fare le passeggiate, e non dimentichiamoci che siccome da subito si era puntato il dito contro i randagi questa psicosi collettiva ha causato la morte anche di centinaia di cani randagi e di proprietà morti avvelenati tra atroci sofferenze per una colpa che oggi piu che mai sappiamo che non avevano”.