“Finalmente ieri abbiamo scoperto chi il riformista ha designato quale suo vicesindaco”.
Mariangela Mirante, candidata al consiglio comunale per GenerAzione non le manda di certo a dire al candidato a sindaco per le elezioni di Rende.
“Ieri si è palesato come non solo il riformista rifiuti il confronto, ma ha anche dimostrato che non è attualmente nella posizione giuridica, con ben due procedimenti penali pendenti, di potersi sedere al tavolo di Libera!”, ha sottolineato Mirante.
“D’altronde -ha aggiunto il candidato al consiglio comunale- con quale faccia potrebbe sottoscrivere un patto sulla legalità? Mandare ieri il suo vice é stata l’ennesima dimostrazione di quanto il riformista tema per il suo futuro. Non è soltanto paura del confronto, ma più semplicemente incertezza reale di poter governare la città. Già da luglio, infatti, con l’applicazione della legge Severino potremmo avere nella posizione rappresentativa più apicale il vicesindaco”
“Ci chiediamo, dunque, quale sia il senso di questa candidatura che di certo non può rappresentare la volontà popolare, né il verdetto delle urne. Si metta una mano sulla coscienza, dunque, faccia un passo indietro in nome proprio di quell’amore che dice di nutrire per il “proprio” popolo. Rende non ha di certo bisogno dell’ennesimo commissariamento, ma di essere guidata da chi realmente può garantire trasparenza e legalità. É arrivato finalmente il tempo di cambiare per non cedere più a trasversalismi e al clientelismo. La nostra città riparta da un voto pulito affinché il nostro futuro sia finalmente una Rende libera e frutto di un progetto condiviso dal basso”, ha concluso Mirante, aggiungendo: “in merito infine alle deliranti dichiarazioni della candidata Cafiero per cui noi saremmo quel partito che insieme al Centrodestra voleva spazzare via con il referendum sulla Città Unica, vogliamo ricordarle che quel partito è lo stesso che sostiene il candidato riformista!”.