Sono iniziate ieri, nell’auditorium dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e provincia, le lezioni rivolte ai medici del corso triennale di formazione in Medicina generale della Regione Calabria. L’Ordine dei medici ricorda che il Corso triennale di formazione specifica in Medicina generale è la tappa obbligatoria post laurea per intraprendere la professione di medico di famiglia. Si tratta di un percorso impegnativo, strutturato su tre anni, che prevede la frequenza obbligatoria.
“Siamo molto contenti di poter svolgere questi corsi qui a Reggio – chiarisce subito il presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e provincia, Pasquale Veneziano – e per questo motivo avevamo avuto un incontro circa tre anni addietro insieme a tutti i presidenti degli Ordini dei medici della regione per far si che questi ragazzi non fossero obbligati a fare questi corsi lontano dalle proprie città d’origine. Con i vari cambi di assessorato alla Regione le cose si erano un po’ bloccate. Adesso invece, superato il problema, seguiremo da vicino i ragazzi che si formano in città perché credo che l’attività di medico di Medicina generale sia di estrema importanza, anche perché si sta cercando di fare assurgere il corso ad una vera e propria specializzazione”.
“Mi piace sottolineare –continua il Presidente – che il medico di Medicina generale è la base fondante dell’assistenza sanitaria per cui gli stessi devono essere formati in tutti i campi, devono essere capaci di risolvere qualsiasi problema. Non si tratta dello specialista che opera in un solo campo, ma di medici che devono essere capaci di affrontare tutti i problemi che gli si pongono davanti e soprattutto, cosa più importante, devono riuscire ad instaurare con il proprio paziente un rapporto che con il tempo si è perso. E’ necessario che si ristabilisca quel rapporto di fiducia, quando il paziente si rapportava al proprio medico come se lo stesso fosse il suo confessore”
Dello stesso avviso è il dottore Giuseppe Zampogna, vicepresidente dell’Ordine dei Medici e, in questo caso, anche uno dei diversi docenti del Corso selezionati in base al curriculum.
“Grazie a questo corso, parificato alle scuole di specializzazione – spiega Zampogna – i medici che hanno superato una selezione a livello regionale, effettuano questo corso triennale grazie al conseguimento del quale possono accedere ad avere le mutue quindi a fare i medici di famiglia o i medici di Medicina generale. Si tratta di un corso molto importante in cui sono coinvolti tanti docenti di tante branche specialistiche, abbastanza completo che va dall’etica alle urgenze, emergenze –urgenze, dalla clinica chirurgica alla clinica medica, malattie infettive e quant’altro. E’ quindi un corso di formazione a completamento della laurea abilitante che hanno già conseguito. Tutti giovani? “Si, sono giovani ma c’è anche qualcuno avanti con gli anni che fino ad ora non era riuscito ad entrare – chiarisce il vicepresidente – grazie a questo Corso i medici passano a tempo indeterminato per quanto riguarda la Medicina dei servizi, quindi la priorità delle attribuzione delle guardie mediche ricade su di loro. Inoltre, molti medici di Medicina generale stanno andando in pensione quindi ci sono molti paesi che sono carenti, privi del medico di medicina generale e quindi diventa fondamentale adesso individuare le zone carenti, cioè le zone in cui occorre la presenza di questo medici a cui vengono attribuite i mutuati che vanno fino a 1500. Nel passato purtroppo l’Asl – oggi Asp – è stata molto lenta per determinare queste zone carenti di medici, molti dei quali, conseguito il titolo, sono andati ad acquisire le mutue al nord, disimpegnandosi benissimo a Como, Milano, Torino ecc. Adesso il Corso, secondo i decreti ministeriali, è attribuito alle Regioni le quali a loro volta bandiscono questo concorso che prima riguardava 15 medici ed oggi invece il numero è arrivato a più del doppio. L’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e provincia – conclude Il vicepresidente dell’Ordine Giuseppe Zampogna – ha dato la propria disponibilità ad accogliere i corsisti per le lezioni teoriche in modo tale da impedire che abbiano disagi o che siano costretti a frequentare il corso, come succedeva un tempo, a Catanzaro o lontano da casa. Tra le altre cose a questo corso teorico è abbinata anche la pratica che si svolgerà nei diversi reparti dell’ospedale cittadino”.