Regolamenti alla mano. Vittorio Galigani, già dirigente di Milan, Pescara e Taranto tra le altre, è intervenuto a Reggina Talk per fare il punto in chiave iscrizioni. E ripescaggi. E rivelando come, di fatto, per la Reggina si possano aprire le porte della Serie C 2025/26.
“Sono stato prese delle decisioni, in sede di Consiglio Federale, che hanno inasprito le norme per quanto riguarda il rilascio delle licenze nazionali. Porto l’esempio dell’indicatore di liquidità, riferito alla scadenza intermedia del 31 marzo. Tutte le società che non saranno in regola con l’indicatore di liquidità, anziché una fidejussione da 350.000 euro, dovranno produrne una da 700.000. Sarà difficile che la Serie C possa mantenere un organico di 60 squadre – spiega Galigani a Reggina Talk – La situazione a Messina non è floridissima. Più grave, quella della Lucchese. E poi ci sono Ascoli, Triestina. Ci sono una decina di società in sofferenza”.
Per Galigani, la Reggina ha porte aperte in ottica ripescaggio: “Oggi è più importante rispettare le norme e mantenere il titolo, confronto ad altri aspetti. Molto recentemente, sono state modificate le norme per l’iscrizione. Chi non è in regola, ha tempo fino al 6 giugno. E la Covisoc avviserà chi non è in regola, entro il 26 maggio. Bisognerà provvedere a ripianare, ricapitalizzare. Ci saranno possibilità di ripescaggio, non soltanto per chi vince i playoff. Ma anche per qualcun altro, che ha tradizione sportiva ed impianto. La Reggina rientra nei canoni. Bisognerà variare da società dilettantistica a società di capitali. L’Ascoli deve ripianare 6 o 7 milioni entro il 6 giugno, ovviamente sono preoccupati”.
Ma servono i soldi: “Un mio vecchio presidente, molto solido finanziariamente, diceva che è inutile comprare la Ferrari se poi non hai la benzina. Per fare la domanda di ripescaggio, servono 300.000 euro a fondo perduto. 350.000 euro di fidejussione bancaria, che è come mettere soldi contanti sul tavolo. Più 100.000 euro di iscrizione. Che vanno ad aggiungersi all’eventuale costo da affrontare, per fare un campionato dignitoso – insiste il direttore Galigani – Ci sono tante città importanti, che vorrebbero fare le categorie superiori. Ma servono investimenti importanti, altrimenti dopo due o tre campionati si fa il passo del gambero”.
Infine, il pronostico: “L’ho anche scritto. Rischiano di rimanere in 50, o 48, o 52. Il resto, è fuori”.