“Il Ponte sullo Stretto non rappresenti il paravento dietro cui eludere gli ordinari diritti dei cittadini o,
peggio, per garantire che all’ombra delle “torri” si consumi l’impunità diretta a costruire le carriere
politiche ed istituzionali.
E’ questa la ragione che ha spinto il CODACONS ad incentrare le proprie attività sull’intera area dello
Stretto, rilevando una condotta amministrativa ed istituzionale, anche a livello del Governo
Nazionale, che con ogni evidenza pare influenzata, dall’una e dall’altra parte, da un’opera pubblica
diventata una minaccia per i cittadini prima ancora che ne venga decisa la fattibilità tecnica,
economica e la stessa utilità.
In questo quadro, già di per sé allarmante, il CODACONS esprime profonda preoccupazione rispetto
al sistema di tassazione operato a Villa San Giovanni, dove il debito e le tante criticità di una città in
dissesto è gestito dall’amministrazione comunale e da funzionari di prefettura senza possibilità di
dialogo preventivo e confronto che anzi viene negato anche quando espressamente richiesto.
Sicché ci si è ritrovati a fronteggiare un improbabile contenzioso tributario, evidentemente illegittimo,
che ha portato all’annullamento di oltre il 90% delle pratiche gestite dall’Associazione sulla TASI con
gravi ed inaccettabili conseguenze per la Città ma che appare notizia abbia riguardato tutte le
richieste avanzate anche da singoli ed altre Associazioni di cittadini.
Non migliore appare la questione dello zoppicante servizio idrico, dove addirittura è come se in
quest’area fosse stata sospesa ogni norma del codice civile e ogni determinazione dell’ARERA, alle cui
decisioni di tale autorità devono sottostare tutti gli Enti gestori, con l’aggravante di un debito di quasi
2 milioni di euro, oltre ai costi per la sostituzione dei contatori e le riduzioni per la mancata erogazione
del servizio, che andranno anch’essi ad incidere sul bilancio stabilmente riequilibrato.
Il tutto facendo leva sulla ingenuità di molti cittadini che hanno già pagato somme non dovute e con
la sorprendente condotta della locale Prefettura, cui sono state indirizzate specifiche richieste anche
inerenti la trasparenza amministrativa ma che rimasta silente, rafforzando il concetto del nostro
Corrado Alvaro secondo cui “vivere onestamente sia inutile”.
Nei fatti, quindi, in quest’area è stata sospesa la Costituzione e vanificata la funzione legislativa del
Parlamento, così come Direttive e Raccomandazioni delle Istituzioni Europee, alle quali sicuramente
ci rivolgeremo, così come è assolutamente necessario investire della questione la Procura Nazionale
della Corte dei Conti, non foss’altro per il fatto che l’Organo straordinario di Liquidazione è stato
nominato al Comune di Villa San Giovanni dal Presidente della Repubblica.
In uno scenario così avvilente, ci si trova di fronte anche ad un Consiglio Superiore della Magistratura
che continua a lasciare una Procura importante, come quella di Reggio Calabria, priva di un capo
ufficio titolare”.
Così in una nota di Codacons Reggio Calabria.