Nota del presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco
Il Primo Maggio è la giornata in cui celebriamo il valore del lavoro, ma soprattutto riflettiamo sulle sue sfide irrisolte. Non basta ricordare le conquiste del passato: oggi è necessario guardare con coraggio alle urgenze del presente, per garantire un futuro più giusto e dignitoso per tutte e tutti.
Il mondo del lavoro è attraversato da troppe fragilità: precarietà diffusa, disuguaglianze crescenti, diritti non sempre garantiti. Troppi giovani vivono senza certezze, troppe donne subiscono ancora disparità di trattamento e ostacoli all’accesso pieno all’occupazione. A tutto questo si aggiunge una questione non più rinviabile: quella della sicurezza sul lavoro. Ogni vita spezzata sul posto di lavoro è una ferita per l’intera comunità, un prezzo inaccettabile che non può diventare normalità.
È tempo di affrontare con serietà anche il tema del salario minimo, affinché nessuno sia costretto a vivere con compensi indegni, sotto la soglia della dignità. Il lavoro deve essere strumento di emancipazione e non di sfruttamento.
Le istituzioni hanno il dovere di rimettere al centro il lavoro come diritto fondamentale, tutelando chi lavora e chi un lavoro lo cerca. Solo così potremo costruire una Catanzaro più equa, solidale e capace di offrire prospettive reali.