Dal 13 al 24 giugno 20220 si è tenuto il primo Corso pilota di Subacquea Scientifica promosso e organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria in collaborazione con DAN EUROPE e con il supporto dell’Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei e dell’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria. Il corso è stato sviluppato nell’ambito del Progetto Europeo ScienceDiver “Cross-sectoral skills for the blue economy market”, finanziato dal programma EMFF Blue Economy della Commissione Europea.
Il partenariato è costituito da tre Atenei (l’Università della Calabria, l’Università di Salonicco e l’Università di Stuttgart), dalla società greca Atlantis Consulting, da DAN Europe, in compartecipazione con PADI e CMAS, dal Marine Cluster della Bulgaria e dalla società tedesca Enviro.com.
Nell’ambito del Progetto sono in programma altri due corsi in Bulgaria e Corsica, oltre ai due già conclusi in Calabria e in Grecia. Nel corso dell’apertura della call sono pervenute oltre 90 domande di partecipazione per i quattro corsi previsti, particolarmente numerose le domande per il corso che si è tenuto in Calabria.
Il corso ha avuto l’obiettivo di formare i ricercatori scientifici subacquei del domani, che dovranno affrontare sfide sempre più impegnative nel panorama globale legato allo studio dei cambiamenti climatici, all’esplorazione dei fondali marini e alla scoperta di nuovi relitti e manufatti che fanno parte del patrimonio sommerso del nostro pianeta.
Il corso in Calabria si è tenuto a Scalea ed ha previsto moduli teorici e pratici con immersioni lungo la Riviera dei Cedri. Per il corso Calabrese sono stati selezionati 11 studenti, con differenti formazioni professionali, tra cui archeologi e archeologhe, biologi e biologhe. Il processo di selezione si è basato sui curricula dei candidati, ed è stata creata una classe equilibrata di studenti con background scientifici diversi, esperienze diverse, coprendo paesi differenti e rispettando il più possibile l’equilibrio di genere.
L’organizzazione del corso è stata coordinata dal Prof. Fabio Bruno del DIMEG che ha messo in campo un team di docenti e istruttori che rappresentano alcuni fra i maggiori esperti di subacquea scientifica in Italia. Fabio Figurella, Massimo Pieri e Guy Thomas di DAN Europe, si sono occupati dei moduli del corso relativi alla sicurezza delle immersioni. Il modulo relativo ai metodi per la subacquea scientifica è stato curato dal Prof. Massimo Ponti dell’Università di Bologna, ecologo marino, che da molti anni si occupa di interazioni tra specie e degli effetti delle attività antropiche e dei cambiamenti climatici nelle comunità bentoniche costiere del Mar Mediterraneo e tropicali, con la collaborazione della Dott.ssa Amalia Piro dell’Università della Calabria, biologa marina che da anni si occupa di tecniche di documentazione dei fondali e degli ecosistemi marini. Il modulo relativo alle tecniche di mappatura 3D dei fondali è stato tenuto dal Dott. Matteo Collina e dall’Ing. Antonio Lagudi, rispettivamente borsista e ricercatore presso il DIMEG, con alle spalle una lunga esperienza sul rilievo fotogrammetrico subacqueo.
DAN Europre ha fornito agli studenti le certificazioni per BLSD e Advanced Oxygen Provider nonché le specialità distintive PADI Underwater Survey Diver e PADI DAN/UNICAL Photogrammetry Diver.
Gli studenti hanno anche ricevuto un Attestato di frequenza che, grazie alla collaborazione con AIOSS, potrà essere utilizzato per richiedere il brevetto “European Scientific Diver” Advanced o Basic in base al livello di esperienza e alle altre certificazioni richieste.
Il corso è stato erogato gratuitamente grazie al sostegno finanziario del Progetto SCIENCEDIVER finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca dell’Unione Europea. (ID progetto: 863674 – FEAMP Blue Economy 2018 – Blue Careers).