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Siglato protocollo sul Numero unico d’emergenza 112, il ministro Lamorgese: “Grande attenzione verso la Calabria”

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è giunta stamani a Catanzaro dove ha sottoscritto, con la Regione Calabria, rappresentata dalla vicepresidente Giusi Princi, il Protocollo sul Numero unico d’emergenze 112. Alla firma dell’atto, che si è svolta nella Prefettura del capoluogo, erano presenti la prefetta Maria Teresa Cucinotta e il vicecapo della Polizia Stefano Gambacurta. “La Calabria – ha detto il ministro Lamorgese – e’ una regione verso la quale c’e’ una grande attenzione. L’attivazione del Numero unico 112 che deriva da una direttiva europea rappresenta un fatto molto importante e personalmente tenevo molto a essere qui presente alla firma. Il Nue – ha aggiunto – e’ un sistema dall’uso molto facilitato che consente, ad esempio in caso di incidenti stradali, la geolocalizzazione e quindi la tempestività degli interventi”. 

Il servizio, è stato detto nel corso della manifestazione, sarà attivato all’interno della Cittadella regionale e a gestirlo sara’ Azienda Zero di cui è commissario straordinario Giuseppe Profiti. Dopo la firma del Protocollo e prima della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il Ministro ha incontrato privatamente il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri

“Siamo a Catanzaro perche’ l’attivazione del Nue 112 deriva da una direttiva europea. Siamo in ritardo rispetto ai tempi che ci erano stati dat,i ma ormai sul territorio nazionale mancano solo due regioni. Spero che entro l’anno riusciremo anche gli ulteriori protocolli”. 

“Sono lieta di essere qui perché – ha aggiunto Lamorgese – credo che sia importante e la mia presenza al momento della firma perché diamo atto di un impegno che e’ stato profuso per la firma di questo protocollo. Il Nue 112 serve a semplificare la vita dei cittadini – c’e’ anche una app per i sordomuti – e per consentire interventi immediati in caso di necessita’, in Toscana mi hanno raccontato del salvataggio di alcune persone grazie al Nue 112. Le richieste su tutto il territorio nazionale – ha concluso il ministro dell’Interno – sono moltissime, e questo è segno di civiltà che dimostra come anche la tecnologia deve andare avanti e dobbiamo assecondare un processo di questo tipo se vogliamo essere al passo con i tempi”.

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