Proseguono gli incontri tematici a Villa San Giovanni del gruppo Percorsi Comuni: dopo
l’appello alla città dei 35 firmatari che aveva dato il via alla prima agorà tenutasi il 5 marzo
presso la sala della Società Operaia di Villa San Giovanni, si è svolta domenica 27 marzo la
seconda Agorà cittadina presso la sala del locale “La Luna e Lo Gnac”, con la partecipazione
di due professionisti villesi: l’Ing. Felice Arena, professore di Costruzioni Marittime presso
l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e l’Ing. Antonino Vitetta, professore
di Ingegneria dei Trasporti presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Pianificazione e sviluppo infrastrutturale, mobilità, porto a sud ed erosione costiera: questi i
temi ampiamente discussi ed affrontati dai relatori che hanno avuto anche modo di
interfacciarsi con le domande poste da una gremita sala di cittadini.
Il primo intervento ha visto protagonista il Prof. Vitetta, il quale ha affrontato il problema della mobilità passeggeri-merci a Villa San Giovanni e quindi nell’Area dello Stretto, tema
particolarmente rilevante perché unisce aspetti di mobilità in ambito locale di breve
percorrenza e mobilità di media e lunga percorrenza, considerando che Villa San Giovanni è
uno snodo di mobilità anche in ambito Nazionale. E quindi tutto quello che riguarda le varie
criticità ed eventuali azioni che possono essere intraprese con appositi studi e progetti di
fattibilità per poter valutare e realizzare gli interventi con un’azione di sistema.
La parola è poi passata al Prof. Arena il quale ha affrontato l’argomento del porto a Sud, la zona sud di Villa che va dall’attuale porto fin ad oltre Acciarello, inquadrando il problema da un punto di vista infrastrutturale per evitare che quest’opera produca sul territorio un impatto “sconosciuto” sul litorale e possa mantenere la sua funzionalità. Con riferimento a Cannitello, tema di più acceso dibattito, il Prof. Arena afferma che non ci sono ancora ad oggi degli studi concreti che possano inquadrare e quindi risolvere realmente il problema. “È necessario uno studio meteo-marino complessivo che vada da Punta Pezzo sino a Porticello individuando qual è l’incidenza del trasporto di materiale solido e qual è l’incidenza delle opere realizzate, sottolineando più volte che tale STUDIO AD OGGI NON ESISTE. Solo dopo aver fatto una diagnosi corretta è possibile parlare di interventi perché il vero problema per questa cittadina è affrontare davvero il problema”. Al tavolo tecnico fatto nel 2017, presso la Prefettura di Reggio Calabria, per affrontare la problematica di Cannitello, continua il Prof. Arena, erano presenti tutti: Amministrazione Comunale, Città Metropolitana, Genio Civile, Capitaneria di Porto, Regione Calabria, Protezione Civile Regionale e l’Università (agosto 2017) aveva dato la propria disponibilità a fare degli studi approfonditi in sei mesi. La verità è che quell’incontro non ha avuto più seguito e ad oggi la situazione di Cannitello è drammatica, può essere definita come un “malato terminale” e il suo stato è quasi all’irreversibilità.”
Numerose anche le domande fatte dai cittadini presenti e da quelli collegati online.
Un’agorà, quella di domenica, da cui emergono due dati fondamentali:
1. non ci sono oggi analisi che ci consentano di fare azioni e stabilire oggi, né il
collocamento dei futuri approdi a Sud, né possibili attività di consolidamento del
litorale nord della costa cittadina. La prima cosa da mettere in campo è la possibilità di
capire cosa sta succedendo a Villa, agendo sulla scorta di analisi fatte su dati concreti;
2. l’idea di avere a Villa San Giovanni un osservatorio sovracomunale sulla mobilità, che
coinvolga Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Messina e che sia in grado di mettere
a sistema l’unicità del complesso nodo viario dello Stretto .
È partita dunque una seconda fase per Percorsi Comuni, fase che vuole essere momento di
condivisione per soluzioni concrete alle diverse tematiche. Una fase che vedrà il continuo
coinvolgimento dei cittadini che hanno dimostrato, ancora una volta, voglia di partecipare e
attaccamento alla città quando la politica affronta le questioni di interesse comune con
competenza e metodo democratico. La strada è tracciata e il lavoro da fare è tanto perché a Villa sono molti i problemi non risolti o mai affrontati. Ma un processo di partecipazione dal basso è avviato e continuerà ad essere aperto al contributo di cittadini, associazioni, comitati, forze politiche che si riconoscono in questo nuovo approccio finalizzato sempre e solo al bene della città. Una nuova prospettiva di sviluppo per Villa c’è: accettiamo con coraggio la sfida e realizziamola assieme.