“Sostengo Reggio Calabria come capitale della cultura italiana e le ragioni sono di una persona che per anni e anni ha vissuto le problematiche del Mediterraneo, come un italiano che sente che la nostra frontiera decisiva è questo mare e oggi lo è ancora di più nella situazione internazionale”. Lo afferma Andrea Riccardi, ex ministro e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, presidente onorario del Comitato dei promotori della candidatura di Reggio Calabria a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Perché Reggio capitale della cultura? “Perché rappresenta la proiezione dell’Italia del Mediterraneo”, spiega Riccardi in un videomessaggio a favore della città di Reggio Calabria alla selezione della Capitale italiana della Cultura 2027.
“Reggio ha dentro la sua storia di stratificazioni archeologiche, storiche, culturali e umane. In un certo senso Reggio ha dentro le vicende di vari, di parecchi popoli del Mediterraneo”.
E aggiunge: “È una città aperta a comprendere, a incontrare, accogliere ed è l’immagine del lungomare di Reggio che non è un muro ma è quasi un abbraccio verso il Mediterraneo. C’è bisogno di un investimento di cultura sul Mediterraneo”.
Per Riccardi “investire sulla cultura significa investire sul vivere insieme, incrociare i linguaggi dei diversi popoli e delle diverse generazioni. Questo Mediterraneo, mare di conflitti, ha bisogno di investimento culturale, ha bisogno di acque e di pace”.
“Il nostro governo ha giustamente puntato sul piano Mattei per l’Africa”, dice l’ex ministro che aggiunge: “Reggio Calabria ha tutti i titoli per vivere questa avventura e per candidarsi ad essere un centro, un ponte in questa situazione complessa”.