“Pur non avendo voglia di polemizzare soprattutto per non tediare oltre i cittadini non possiamo però sottrarci dall’esternare alcune considerazioni, come parte tecnica del comitato tecnico politico su AV Salerno Reggio riguardo ad un “Inopinato” e fuori luogo intervento della Senatrice Minasi in merito alle dichiarazioni del Sindaco di Cosenza Franz Caruso in qualità di promotore e coordinatore del Comitato stesso, sul tentativo di scippare alla Calabria l’Alta Velocita. Il tema è infatti fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e del Mezzogiorno del Paese, ed è solo per questo motivo che interveniamo replicando a chi, evidentemente disinteressandosi della tematica specifica e degli stessi calabresi, tiene gioco al suo leader di partito, Matteo Salvini, da sempre nemico del nostro Meridione e dell’altro capocorrente leghista Calderoli, padre dell’infausta riforma per l’Autonomia differenziata che spaccherà l’Italia in due a discapito del Sud”.
La senatrice Minasi anziché aiutare la Calabria ad evitare il raggiro in essere, per come aveva promesso in conferenza stampa a Roma il mese scorso, polemizza parlando senza conoscere, così dimostrando oltre al disinteresse che finora l’ha caratterizzata, anche l’assoluta estraneità su storia, impostazione e documenti afferenti il progetto di Alta Velocità Ferroviaria SA/RC. Infatti la prima precisazione da fare è che mai nessuno, men che meno il Comitato , ha mai parlato di una Alta Velocità che passi da Cosenza. Mai nessuno, e neanche RFI ha ipotizzato ciò, che è frutto invece dalla fantasia della Minasi proveniente, probabilmente, da quei rigurgiti campanilistici che in passato hanno flagellato la Calabra.
Evidentemente alla senatrice Tilde Minasi sfugge che RFI, prima di avviare le progettazioni e il dibattito pubblico, predispose e fece approvare dal Governo uno studio di fattibilità, corredato da copiosa documentazione tecnica e da una relazione di sintesi di 223 pagine.
Tale studio contempla, fra l’altro, un’accurata valutazione comparativa fra tre ipotesi di tracciato ipotizzate, concludendo con la scelta del tracciato “centrale” Battipaglia – Romagnano – Praia – Tarsia – Montalto – Paola, previo raddoppio della galleria Santomarco. Dove la senatrice Minasi ha letto che vogliamo a Cosenza l’AV, dunque, non è dato sapere, confermando che le sue esternazioni sono solo frutto di livore, risultante da un approccio al tema superficiale e non partecipato.
Altra uscita alquanto estrosa della senatrice Minasi è relativa ai misteriosi “Zigzaghi” che insisterebbero sulla linea per passare da Corigliano, Sibari e “paeselli” limitrofi.
Solo per responsabilità verso l’opinione pubblica sentiamo il dovere di chiarire che l’unica piccola deviazione rispetto al sud non è in Calabria, ma da Battipaglia in direzione Romagnano e riguarda una piccola tratta funzionale a servizio della futura AV per Potenza.
Da Romagnano poi a sud verso Praia e dopo un accentramento fino a Tarsia per poi, da Montalto, rientrare verso Lamezia.
Mai si parla di Cosenza né si fanno zig zag, ma fu invece scelto da RFI il tracciato più performante e più utile a territori ben più vasti rispetto alle altre soluzioni.
Lo scippo e la mistificazione si sono concretizzate, ahi noi, quando RFI, su verosimile input dell’autorità politica, forse per drenare risorse da destinare al Ponte o per endemico anti meridionalismo, ha tirato improvvisamente fuori dal cilindro, dopo aver incassato ben 35 milioni per lo studio precedente, una falda pericolosa sul punto di attraversamento tale da impedire ogni deviazione o alternativa.
Conclusione, spostamento del tracciato AV sulla linea Praia- Paola, irrealizzabile tecnicamente, e mancanza di risorse sulla Romagnano- Praia che, in termini pratici, vuol dire addio al progetto.
Invece di attaccare Cosenza e Provincia, addirittura richiamando la vecchia storia del tracciato autostradale che grazie al ministro Mancini venne accentrato a servizio della Calabria tutta e che la senatrice Minasi avrebbe voluto sulla costa, così cancellando con un colpo di spugna tutto lo sviluppo turistico dell’alto Tirreno cosentino, chiediamo nuovamente alla senatrice leghista di unirsi a noi per evitare lo scippo dell’AV. Alla stessa suggeriamo, però, anche di leggersi la documentazione solo così scoprirà che il progetto RFI prevede Alta Velocità solo fino a Villa San Giovanni senza neanche arrivare a Reggio Calabria.
Se può essere utile forniamo, copia della documentazione RFI che dovrebbe, salvo azioni di ripulitura, essere ancora disponibile sui siti istituzionali , mentre alleghiamo per la stampa pag 213 della relazione finale.
Ma noi come comitato tecnico non seguiamo logiche di campanilismo, anzi promuoviamo un’azione forte e coesa tra le comunità di Reggio e Cosenza e le loro province affinché si realizzi una vera alta velocità, utile a Cosenza ma anche e soprattutto a Reggio, che crei un collegamento diretto e veloce tra i due capolughi, le due province e il resto del paese, evitando piani B che non portano da nessuna parte.
In conclusione chiediamo:
1) chi ha deciso di cambiare il tracciato e decidere, quindi, indirettamente di accantonare il progetto di vera AV?
2) Sulla base di quale studio tecnico si smentisce uno studio costato ben 35 milioni ai contribuenti?”.
E’ quanto si legge in una nota stampa del Comitato Tecnico AV Calabria, composta:
Demetrio Festa, già Professore Ordinario di Trasporti, Università della Calabria
Giuseppe Lo Feudo, socio Sipotra, già Direttore Generale delle Ferrovie della Calabria
Luigi Martirano, Professore Ordinario di Sistemi Elettrici, Università Sapienza di Roma
Roberto Musmanno, Professore Ordinario di Ricerca Operativa, Università della Calabria