“Nella sempre più incresciosa situazione in cui imperversano le Terme Luigiane, a farne le spese sono soprattutto lavoratori e pazienti.
Nonostante rassicurazioni di vario genere, i lavoratori delle terme rimangono inoperosi, mentre l’intero comparto turistico – sanitario piange lacrime amare.
Eppure la nostra Costituzione ci indica una possibile soluzione al problema: l’articolo 43 infatti apre alla possibilità di far gestire proprio ai lavoratori, organizzati in comunità, le strutture termali, al fine di organizzarne l’erogazione del servizio.
Non v’è dubbio che nei tanti anni di impiego presso gli impianti delle Terme Luigiane, gli operatori del settore hanno sviluppato competenze e professionalità, utili all’avviamento ed all’erogazione del servizio.
In attesa che la matassa si sbrogli definitivamente, quindi, si potrebbe, attraverso apposita legge, conferire l’incarico di gestori delle terme proprio ai lavoratori, vero cuore pulsante dell’attività”.
Lo afferma in una nota il laboratorio politico “Primavera della Calabria”.