“Desidero esprimere il mio profondo sostegno alle ragioni avanzate dal Comitato “Si-La Salute Bene Comune” in merito alla gestione della sanità nel nostro territorio e in particolare modo al dibattito pubblico negato a San Giovanni in Fiore. La vicenda che ha visto al centro la morte di Serafino Congi, drammaticamente avvenuta dopo una lunga attesa nel Pronto Soccorso e culminata in un episodio angosciante a bordo di un’ambulanza, mi spinge a ritenere indispensabile un cambiamento urgente nella politica sanitaria regionale.
Non posso che condividere il rammarico e la delusione per l’atteggiamento mostrato dalla maggioranza di governo del Comune di San Giovanni in Fiore, che ha preferito scartare proposte concrete e partecipative, come la convocazione di un Consiglio comunale aperto da tenersi in un orario consono alla partecipazione dei cittadini e l’inserimento prioritario del tema sanità all’ordine del giorno. Ritengo che tali decisioni, oltre a essere disdicevoli, allontanino sempre di più i cittadini dalla partecipazione attiva nelle scelte che riguardano il loro benessere. A tal proposito chiedo al primo cittadino, Rosaria Succurro, un ripensamento e un’apertura al dialogo che troverebbe tutti d’accordo.
Sono convinto che la partecipazione democratica sia uno strumento fondamentale per affrontare le criticità che affliggono il nostro sistema sanitario. Le richieste avanzate – tra cui il posticipo dell’orario della seduta per favorire la presenza di chi lavora o ha impegni familiari, e la proposta di istituire un gruppo di lavoro con le parti sociali e gli esperti – sono non solo legittime, ma imprescindibili per dare risposte concrete ai problemi che da troppo tempo affliggono le nostre comunità, e in particolare modo quella della città dell’abate Gioacchino.
È necessario che le istituzioni e i responsabili politici abbandonino le polemiche sterili e gli annunci privi di sostanza per concentrarsi su proposte efficaci e reali. Solo attraverso un confronto aperto e costruttivo potremo sperare in un rilancio del sistema sanitario, che deve diventare un vero bene comune, al servizio di ogni cittadino.
Resto fermamente convinto che la battaglia per il diritto alla salute debba proseguire, e invito tutti coloro che credono in una sanità migliore a far fronte comune per un futuro più giusto e solidale”.