Con l’allarme siccità diventano ancora più importanti i controlli che i carabinieri forestali svolgono su fiumi e torrenti in tutta Italia per la salvaguardia delle risorse idriche. Solo da marzo a giugno scorsi i Reparti a livello nazionale hanno effettuato quasi 7mila controlli, accertando 337 illeciti amministrativi con un importo totale di sanzioni elevate pari a oltre 437mila euro. In questo periodo sono stati segnalati oltre 200 illeciti penali all’autorità giudiziaria mentre gli arresti sono stati 2. Tra gli illeciti, si registrano prelievi abusivi da corsi d’acqua e ambienti lacuali, prelievi abusivi da pozzi, deviazioni d’alveo per captazione abusiva, furti di inerti, escavazioni di alvei di fiumi e torrenti, sversamenti di rifiuti in corsi d’acqua e scarichi illeciti. I risultati dei controlli effettuati dai Reparti dei Carabinieri Forestale evidenziano comportamenti illeciti in particolare nelle Regioni del Nord.
Tra le Regioni del Sud si evidenziano i dati relativi alla Regione Calabria che a fronte di 676 controlli ha elevato sanzioni pari a 202.261,46 euro contestando 65 illeciti di natura amministrativa e accertando 39 illeciti di natura penale.
Per il Centro spicca il dato della Regione Lazio con 19.977,46 euro di sanzioni elevate a fronte di 18 illeciti amministrativi contestati e 13 illeciti di natura penale a seguito di un totale di 734 controlli.