Nell’anno scolastico 2022/23 in Italia la percentuale di studenti delle scuole secondarie di secondo grado con competenze insufficienti raggiunge il 49,3% degli studenti per le competenze alfabetiche e il 50% per quelle numeriche. Lo rileva l’Istat nel focus “I giovani nelle citta’ metropolitane: la fragilita’ dei percorsi educativi nei contesti urbani”.
In particolare, si collocano al di sopra della media italiana tutte le citta’ metropolitane del Mezzogiorno e Roma, con svantaggi territoriali rilevanti per alcune citta’: Napoli con il 66,8%, seguita da Reggio Calabria (61,2%) e Palermo (61%) per le competenze alfabetiche; Napoli (70,2%), Palermo (68,1%) e Catania (65,4%) per le competenze numeriche. Nelle citta’ metropolitane del Centro e del Nord, le migliori performance si confermano a Venezia (36,8%) per le competenze alfabetiche e Bologna per le competenze numeriche (36,1%).
La dinamica osservata evidenzia, a livello nazionale, il peggioramento delle competenze degli studenti con quote di low performer nettamente superiori a quelle pre pandemia, rilevate nell’anno scolastico 2018/2019: +13,7 punti percentuali per le competenze alfabetiche e +10,8 per quelle numeriche. Gli incrementi piu’ rilevanti (oltre 14 punti percentuali) si rilevano nella citta’ metropolitana di Napoli e Genova per entrambe le tipologie di competenze, alle quali si aggiungono Firenze, Torino e Milano per le competenze alfabetiche.
I miglioramenti nella partecipazione all’istruzione secondaria e le azioni finalizzate al contrasto dell’abbandono scolastico hanno portato a un progressivo innalzamento del tasso di scolarizzazione e del livello di istruzione dei giovani. Nei territori metropolitani, come a livello nazionale, quasi tutti i giovani residenti tra 15 e 19 anni possiedono almeno un titolo di scuola secondaria di primo grado (licenza di scuola media inferiore o di avviamento professionale, 99,0% nel 2022); tuttavia persiste una quota residuale di circa 11mila giovani che non lo ha ancora conseguito.
Alcune citta’ metropolitane del Mezzogiorno, come Reggio Calabria, Messina e Catania, insieme a Milano e Firenze, si collocano poco al di sotto della media. Nel complesso, i comuni capoluogo presentano livelli di istruzione leggermente inferiori agli altri territori metropolitani con valori piu’ contenuti a Milano (98%), imputabili principalmente a livelli di istruzione maschili piu’ bassi.
L’incidenza dei ragazzi stranieri di 15-19 anni in possesso almeno del titolo di scuola secondaria di primo grado e’ il 93% degli stranieri della stessa fascia d’eta’, 6,5 punti percentuali in meno degli italiani. Il livello di istruzione della componente giovanile straniera e’ inferiore alla media in tutte le citta’ metropolitane del Mezzogiorno, soprattutto a Napoli e a Reggio Calabria (circa 85%), con valori particolarmente critici nel primo e secondo anello del capoluogo partenopeo.