“L'arte di non sapere, che non dev'essere confusa con l'ignoranza, perchè gli ignoranti non sono responsabili della loro triste condizione, nasce da un'idea autolatra ed egocentrica del mondo e della società” - Luis Sepúlveda
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Ritrovarsi al CSV per un lavoro corale sull’importanza dello SCU

Si sono alternate tante emozioni venerdì mattina, al CSV Calabria Centro di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia.
Ha emozionato, innanzitutto, vedere l’ampia sede di Catanzaro – che è anche la Casa del Terzo Settore – riempirsi di giovani operatori volontari del Servizio Civile Universale per la presentazione “in chiave ufficiale e sperimentale” delle riflessioni che si ispirano agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, e da cui nascono i progetti di Servizio Civile che li vedono protagonisti al CSV.
Ha emozionato vederli un po’ agitati per la presentazione delle “performance” artistiche opportunamente preparate per l’occasione – il laboratorio di pittura; la mostra fotografica corredata da immagini da loro scelte, mentre operano all’interno degli enti di accoglienza, ai quali sono stati assegnati; la lettura di monologhi e poesie, scritti da chi, come Marta, avverte il peso della responsabilità di promuovere un cambiamento di rotta che porti all’abbattimento delle diseguaglianze ed al rispetto dell’ambiente.
Hanno emozionato, ancora, la toccante esibizione di Alegra, che sulle note di “Heal the world” di Micheal Jackson ha contagiato i presenti, che l’hanno seguita a ritmo; il racconto delle “origini”, delle problematiche familiari e dei bisogni primari degli abitanti delle piccole comunità, sintetizzati in “power point” che sono stati commentati dai giovani operatori volontari dei territori di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Mesoraca, ed il “talk show” magistralmente condotto da Giuseppe, nelle vesti di un “Cattalan” adattato a queste “latitudini”.
Così come hanno emozionato le interviste – ritagliate sul contesto del Servizio Civile Universale e raccolte da Giuseppe – delle operatrici locali del progetto, quali Anna Pugliese e Filomena Bisignano, abituate a dare sostegno ai ragazzi all’interno delle sedi di accoglienza ed a creare un rapporto di fiducia che serva a farli esprimere al meglio. E poi Laura Lamanna, che ha raccontato il suo percorso di maturazione da volontaria a dipendente di Fondazione Città Solidale nella quale si trova ad operare; Domenico Lamanna e Ahmed, che si sono soffermati sull’esperienza del Servizio Civile da poco trascorsa, che ha segnato anche le loro scelte professionali, e Giulia Menniti, responsabile per il CSV degli operatori volontari del Servizio Civile, punto di riferimento costante per i ragazzi che al CSV si recano periodicamente per lo svolgimento del percorso formativo obbligatorio.
E poi c’è stata la numerosa platea che ha sfidato la pioggia battente per vedere i ragazzi all’opera: il presidente del CSV Calabria Centro, Nicola Nocera, più volte intervenuto per complimentarsi, alcuni componenti del Consiglio Direttivo – Diana Costanzo, Salvatore Fulciniti, Pietro Romeo – il portavoce del Forum Terzo Settore di Catanzaro-Soverato, Rosario Bressi; il presidente dell’Arci Calabria, Giuseppe Apostoliti; Ninetta Cristallo, presidente dell’associazione Ave-Ama, tra le sedi di accoglienza accreditate con il CSV; il consulente del CSV, Giuseppe Merante, e tutto lo staff capeggiato dal direttore Stefano Morena.
E’ stata insomma una giornata di festa, di lavoro corale e di sperimentazione artistico-sociale che, anche al momento del rinfresco, ha voluto porre l’attenzione sui bisogni reali, e su quelli dei detenuti della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro in particolare, che attraverso la costituzione della cooperativa “Mani in Libertà” – presieduta da Antonietta Mannarino- sono ormai sempre più richiesti per la qualità dei buffet.

 

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