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Reggio come (o più di) Manchester: trofei e maglie storiche, da Maradona a Poli, fino al 3 marzo alla Pinacoteca

di Paolo Ficara – Chi ha avuto modo di visitare il National Football Museum di Manchester, magari approfittando dei recenti voli diretti, potrà facilmente giungere alla conclusione che la mostra “Il Calcio è Arte” non ha nulla da invidiare. E sarà possibile ammirarla presso la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, fino al 3 marzo 2025 salvo proroghe.

La differenza principale con il più noto museo calcistico d’Europa è lo scopo. Ossia la raccolta donazioni da destinare alla Fondazione Chops, che aiuta la ricerca contro le malattie rare. Un atto di ulteriore nobiltà, fortemente voluto da Santo Frascati tra i membri di spicco dell’organizzazione, e subito accolto da Umberto Paolucci Pierandrei, Ceo della World Football Collection e proprietario di gran parte dei cimeli esposti.

Già nell’androne si resta fortemente incuriositi dalla raccolta filatelica, con brevi didascalie in lingua inglese che guidano gli appassionati fin dall’origine del gioco del calcio. Passando per gli scambi epistolari tra federazioni. Con vere e proprie chicche di curiosità. Ad esempio, le testimonianze delle uniche due competizioni a carattere continentale, disputate nel periodo della seconda guerra mondiale. Ossia quando si fermarono kermesse come Mondiali di calcio ed Olimpiadi.

Il piano superiore, per chi ama il calcio, è come il più stellato dei ristoranti per ogni palato fine. Potremmo descrivervi tutto ciò che abbiamo visto e fotografato riguardo Maradona, Pelè, Baggio, Messi, Cristiano Ronaldo, Totti, Del Piero ed Ibrahimovic. Ma non renderemmo l’idea. Ci soffermiamo, dunque, su tre chicche in particolare.

La prima riguarda la vetrina a tema Reggina. Il Dispaccio ha avuto il piacere e l’onore di esservi introdotto dall’avvocato Nino Chirico, che ha prestato parecchi cimeli della propria collezione personale. E da ex calciatore della Primavera, ha ovviamente diverse maglie amaranto. Maurizio Poli, Shunsuke Nakamura, Francesco Cozza, Nicola Amoruso, Rolando Bianchi, Mozart, Davide Dionigi, Jorge Vargas, Simone Giacchetta. Più qualche chicca ancor più impregnata di storia. Collezione che dovrebbe essere allargata a breve, grazie soprattutto alla disponibilità dell’immenso Franco Iacopino, con un’ulteriore vetrina dedicata agli anni ’60 – ’70.

La grande stanza dedicata alle maglie di tutti i vincitori del Pallone d’Oro, escluso Roberto Baggio che gode di una teca a parte, soddisferà i visitatori di ogni età e nazione. Si va da Sir Stanley Matthews, il Re del Dribbling e primo nella storia ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento; fino ai giorni nostri, con Fabio Cannavaro a spiccare nel cuore degli italiani. Impossibile non notare come per alcuni dei Palloni d’Oro, sia esposta la maglia della propria Nazionale. Come nei casi di Paolo Rossi, Rivera, Van Basten (abbiamo il dubbio sulla maglia blu e col numero 11 di George Best, storico 7 dello United) e degli ex membri dell’Unione Sovietica. A ribadire l’importanza dei successi che venivano ottenuti fuori dalla sfera dei club.

Infine, poniamo l’accento sui trofei storici. Ci sono due Palloni d’Oro, compreso quello di Lionel Messi in un’ala a parte assieme a CR7. Nella stanza adiacente a quella con le maglie dei vincitori annuali da Matthews in poi, c’è la Coppa dei Campioni (non chiamatela Champions League) con inciso l’albo d’oro. Meravigliosa la Coppa Rimet, aggiudicata dal Brasile al terzo mondiale vinto nel 1970. Imponente la Copa del Rey, ossia l’equivalente della Coppa Italia in Spagna. Ma capita raramente di ammirare, persino in televisione, la maestosità della Copa Libertadores.

Nei prossimi giorni, la mostra potrebbe arricchirsi anche di gradite ed ulteriori sorprese per i tifosi di Roma, Lazio e Sampdoria grazie al sempre prezioso avvocato Chirico. Di sicuro, “Il Calcio è Arte” costituirà un passaggio imperdibile anche per i tanti turisti provenienti a Reggio Calabria da Inghilterra, Francia, Spagna o Germania. Da Gascoigne ad Iniesta, dalla vecchia numero 3 del compianto Andreas Brehme ad Italia ’90 fino ad una cartolina autografata di Just Fontaine (record di gol segnati in una sola edizione dei Mondiali, 13 centri in Svezia nel 1958), per arrivare al nostro Maurizio Poli. Siamo convinti che la maggior parte dei visitatori, uscirà dalla Pinacoteca Civica con l’intenzione di tornarci il giorno dopo.

Lunedì 16 dicembre, dato il rinvio della trasferta di Favara, Reggina Talk si concentrerà proprio sulla mostra della World Football Collection nonché sul calciomercato. Anche se quest’ultimo argomento, persino nella finestra dicembrina, rimane allo stato gassoso per chi la storia la conosce molto poco.

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