di Paolo Ficara – Le sette vite della Reggina. Il 15° turno del campionato di Serie D sorride agli amaranto, protagonisti di un rocambolesco 3-2 in rimonta ai danni del Locri. Ospiti sul doppio vantaggio nel primo tempo, grazie a Pelle (17′) ed Aprile (38′). Con la curva che già sullo 0-1 aveva levato striscioni e bandiere in segno di contestazione, la provvidenziale reazione con Girasole (62′), Barillà (74′) e Ragusa (89′) consente alla Reggina di tornare al successo tra le mura amiche.
LE SCELTE – Trocini ritrova Barillà a centrocampo, mentre in avanti lancia subito l’ultimo arrivato Grillo come ala sinistra. Queste le uniche novità di formazione rispetto a Caltanissetta. Ciccio Cozza, allenatore ospite, propone anch’egli un 4-3-3 reso elastico dal dinamismo della mezzala sinistra Leveque. Anche in questa occasione così come nella passata stagione quando era alla guida della Gioiese, freddezza tra l’ex fuoriclasse amaranto e la curva.
DOPPIO LOCRI – Padroni di casa inconcludenti, anche in occasione di una ripartenza quattro contro tre non finalizzata da Barranco. A centrocampo i contrasti sono molli: al 17′ Pelle va via a sinistra in bello stile, si accentra, ha almeno due opzioni di passaggio ma preferisce tirare, sorprendendo Lagonigro con una conclusione debole e centrale per lo 0-1. In curva, probabilmente in segno di protesta per l’inopinato parziale, viene tolto lo striscione. Stilisticamente più bello il gol del raddoppio: al 38′ la mezzala destra Aprile, senza contrasto, lascia partire dalla distanza una conclusione ad incrociare che incoccia sul palo interno, prima di varcare definitivamente la line di porta. Si va dunque all’intervallo sullo 0-2.
LA PRIMA RIMONTA – Le prime mosse di Trocini avvengono all’intervallo. Fuori il già ammonito Urso e l’impalpabile Barranco, dentro Renelus e Curiale. Quest’ultimo indica ai compagni il passaggio al 4-2-4. Una punizione di Barillà viene crossata nel cuore dell’area da sinistra: Girasole al 62′ di testa riapre il match, 1-2. La panchina del Locri protesta per un contatto in area amaranto: Aprile finisce giù, ma per l’arbitro è tutto regolare. Dopo l’ingresso di Perri, sale in cattedra Ndoye che si sgancia spesso dalla difesa: un suo cross basso viene scaraventato da Barillà nell’angolino per il 2-2.
L’APOTEOSI – Cozza stranamente continua a non attingere dalla panchina, ed il suo Locri dà l’impressione di voler cercare la vittoria dopo il 2-2. Tuttavia, da una palla recuperata, la Reggina va con ben due giocatori davanti al portiere Donini: Ragusa preferisce l’assist, ma Curiale spreca clamorosamente il facile appoggio da posizione centrale. Da un’altra percussione di Ndoye, aiutato da Renelus ad arare la fascia sinistra, si genera il batti e ribatti decisivo all’89’: dopo una serie di tocchi in area, Ragusa va in semirovesciata ed insacca sotto la traversa il 3-2 definitivo.
TRENINO DIETRO IL SIRACUSA – Sconfitta per Gianluca Atzori all’esordio sulla panchina della Scafatese, vittorie per Vibonese e Sambiase: queste tre squadre, assieme alla Reggina, sono a quota 29 punti. Il Siracusa pareggia a Paternò ed è sempre primo, con 33 lunghezze. La Reggina ha vinto soffrendo, avendo scelto di presentarsi alla prima gara dopo la riapertura del mercato senza ancora un vero centravanti. Domenica prossima, si va in casa della CastrumFavara che non perde da inizio ottobre.