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Rende (Cs), Francesca Cufone nominata commissario cittadino di Italia del Meridione: “È arrivato il momento di dare uno nuovo corso alla storia e alla politica rendese”

“La pandemia e la crisi che ne è seguita, sia economica che sociale, deve far riflettere e pensare come la politica, oggi più che mia, ci riguarda e ci deve interessare più di ogni altra cosa, sia come singolo e sia come comunità. Abbiamo un debito verso il Pianeta e siamo tutti responsabili dell’avvenire delle future generazioni. Quest’ultima è divenuta una retorica e slogan da campagna elettorale. Ma occorre riflettere sull’eredità ricevuta dai nostri padri e preservarla invece che essere la generazione destinata a distruggerla. Come denota il degrado culturale e sociale che ci circonda.

Solo dopo aver riflettuto bene sullo stato in cui versa la società odierna, si può iniziare a parlare di progetti per le future generazioni. Questa riflessione è ciò che mi ha sempre spinto ad occuparmi di politica e a metterci tutta me stessa, ogni volta che sono stata chiamata in prima persona. E con lo stesso spirito e la stessa passione ho accettato il ruolo di commissario cittadino della mia città, Rende, da parte di Italia del Meridione, di cui sono già espressione come referente di IdM Giovani.

Questo nuovo incarico, però, mi da l’occasione e la possibilità di essere ancora più presente, con azioni, idee e progetti, nel disegnare la Rende che vorrei, la Rende del futuro, quella città visionaria, inclusiva, dove nessuno restava indietro, prototipo anticipatrice di quella tanto, oggi, decanta e agognata sostenibilità. Tutto quello che oggi non è più! Decadenza, vergogna e inettitudine che hanno stravolto il volto di quella che veniva guardate e studiata, anni addietro, come città sperimentale. È evidente come quel percorso di sviluppo e crescita, anche demografica, del territorio si sia interrotto, generando desertificazione in ogni spazio, ambito e processo.

È impensabile che Rende sia attraversata dal Crati e dai suoi affluenti e che non si sia ancora pensato di rendere fruibili e rigenerare, attraverso progetti di riqualifica, le aree circostanti. Una città che non è più connessa con il resto del comprensorio e dell’intero territorio, ma piano piano si è rinchiusa in sordina tra le mura di un luogo, troppo grande e importante, per non sentirne il totale silenzio. Centro di quell’Università che nata qui, proprio in virtù di quella visione aperta al resto al mondo, è rimasta sola a mantenere, con grandi sacrifici, quell’effige e che entrando, invece, di diritto nella governace della città ne acquisterebbe maggiore valore e, quindi, attrazione più importante come flusso studentesco. Per non parlare dello sviluppo delle aree intorno all’Unical che attendono da tempo la riqualifica e la realizzazione di progetti di ampliamento, a coronamento di ciò che era il disegno iniziale. Rigenerazione urbana, transizione ecologica e digitale, sono gli elementi portanti del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza e che godono di una capacità finanziaria da spendere mai avuta prima. Un’occasione che non va dispersa ma soprattutto un’opportunità reale che la città non può farsi sfuggire e negarsi. È il momento di realizzare del tutto quel sogno chiamato Rende e guardare in prospettiva verso lo sviluppo condiviso dell’intera area urbana. È da qui che bisogna ripartire, far tesoro del passato e abbattere quel ‘muro’ che ha soffocato qualsiasi voglia di riscatto e rinascita. Ho accettato l!incarico di coordinatore di Rende, e ringrazio per questo Orlandino Greco ed Emilio Da Bartolo per aver creduto e investito nella mia persona, perché credo fermamente nella possibilità, attraverso il Movimento e con il coinvolgimento di tutte le parti attive del territorio, in uno nuovo corso della storia e della politica rendese”. Lo afferma in una nota Francesca Cufone, neo Commissario Cittadino IdM Rende.

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