Il giudice Silvia Carpanini di Genova ha emesso, stamani, 22 condanne in primo grado al processo su un presunto traffico di droga dalla Calabria alla provincia di Imperia, che nel novembre del 2023 portò all’esecuzione di ventisei misure cautelari (ventitré in carcere e tre ai domiciliari). Diciassette degli arrestati, inoltre, erano accusati di essere componenti di un’associazione per delinquere diretta da esponenti della famiglia De Marte-Gioffrè, originaria di Seminara (Reggio Calabria) e collegata ad articolazioni di ‘ndrangheta in Calabria da anni radicata nella zona di Diano Marina e operativa in provincia di Imperia sin dal 2020. Nel mirino c’erano l’acquisto, la coltivazione, il trasporto, la rivendita e le cessioni di cocaina, hashish e marijuana. Componente di spicco dell’associazione era Domenico Gioffrè, condannato a 20 anni) con Giovanni De Marte (16 anni) e Michela De Marte (7 anni). Condanne sopra i dieci anni sono state emesse nei confronti di: Vincenzo Santarpia (10 anni e 6 mesi), Andrea Ziella (11 anni e 8 mesi), Randy Nieto Fiss (13 anni), Antonino Laganà (11 anni), Giovanni Chimienti (10 anni e 4 mesi), Indrit Shaba (12 anni), Giuseppe Scarcella (10 anni). Dalle indagini era emerso che gli indagati disponevano di varie abitazioni appartenenti ai componenti della associazione utilizzate per le riunioni operative degli associati, in cui si decidevano gli approvvigionamenti di stupefacente. Inoltre, venivano condotte le trattative con i fornitori e gli acquirenti, per custodire, confezionare e cedere lo stupefacente e per l’organizzazione dei viaggi per l’acquisto della droga. Le comunicazioni avvenivano tramite criptofonini, mentre per la consegna del denaro e per il ritiro dei pacchi con la droga, spesso venivano utilizzate auto a noleggio.
Droga dalla Calabria all’Imperiese, 22 condanne
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