Uno spettacolo ammirare questa Tonno Callipo che ha subito riscattato il brutto tonfo della scorsa settimana, rifilando un netto 3-1 alla titolata Ciclope Bronte e salendo a quota 8 in classifica dopo 5 gare. Possiamo ben dire che si sono ammirati i livelli di gioco mostrati contro Aquila Bronte. Solo un passaggio a vuoto quel secondo set, in cui sembravano riapparire i fantasmi di Fiumefreddo. Ma stavolta Mille e compagni hanno tirato fuori carattere, grinta e cuore. Lottando su ogni pallone, aiutandosi l’un l’altro e mantenendo sempre alta la concentrazione. Al di là dei soliti noti, Mariano (top scorer con 22 punti, 2 ace e 49% in attacco) e Mille (18 di cui ben 5 muri), il motore che ha girato a pieni giri per quasi tutta la gara è stato azionato dalle mani liftate del regista Bisotto. Sempre sul pezzo il cuneese nel trovare la soluzione d’attacco migliore, e quando la ricezione ha funzionato, diciamo quasi sempre, si sono ammirati i primi tempi dell’esperto Saragò e del giovanissimo Ivan Borgesi, 17 anni ancora da compiere. Novità nel sestetto iniziale per la Tonno Callipo con coach Piccioni che ha preferito Augugliaro in banda per Pisani, salvo poi ritornare all’antico. Per il resto squadra consolidata con la diagonale Bisotto-Mariano, Saragò e Borgesi al centro, capitan Mille l’altra banda e Cugliari libero.
Nel primo set l’equilibrio iniziale è rotto dopo la parità 5-5: da qui in avanti Vibo è più lineare, con Bisotto che varia bene per i suoi attaccanti bravi, a turno, a portare il vantaggio a +6 (13-7), quando coach Lopis chiama tempo. Soprattutto Saragò che riesce ad infilare tre punti di fila compreso un muro che vale il 9-5. Quindi è capitan Mille (16-9) a salire in cattedra oltre a Mariano (18-11): entrambi trascinano la Tonno Callipo che conduce sempre nel punteggio. Fino a quando però emerge qualche momentanea difficoltà in ricezione tra i giallorossi, che coach Piccioni cerca prima di tamponare con un time out sul 18-14, e poco dopo optando per l’ingresso di Pisani per Augugliaro (sul 18-16). Qui si ammira nuovamente la Tonno Callipo che aveva fatto bene per gran parte della parte iniziale del set, e con super-Mille (suo l’ace che chiude il parziale), Mariano e Borgesi conquista il primo gioco.
Nel secondo resta in campo Pisani e Bronte sembra partire più determinato, tanto che dopo la parità 3-3, conduce sempre nel punteggio seppur con uno scarto risicato (8-9, 10-12). Parità e sorpasso vibonese arrivano proprio sul 12-12 con un doppio attacco di Mille, sul primo provocando un’invasione ospite. Bronte però non molla, il set è combattuto e dopo che ancora Mille porta tutto in parità sul 14-14, nuovo black-out Vibo con coach Piccioni che prima richiama Mille per Augugliaro e poi utilizza il time out. I siciliani però sono tosti e sospinti da Giosuè Andronico si portano sul 21-16. Vibo non ci sta e con Mariano accorcia le distanze (18-21) fino a quando Piccioni chiama il suo secondo time out (18-23). I giallorossi lottano fino alla fine, annullando pure due set-point, ma un errore in attacco consegna il parziale della parità a Bronte.
Viaggiano punto a punto le due squadre nel terzo set (6-6, 9-9), fino a quando Vibo ritorna determinato e concreto allungando subito dopo (12-9) e costringendo Lopis al tempo. Al rientro in campo giallorossi ancora pimpanti, infilando prima un parziale di 3-0 e poi mantenendo sempre il controllo del gioco e del risultato. Un primo tempo spettacolare di Saragò porta sul 18-13 ed al contestuale tempo di Lopis. Bronte non è più lucido, mostra nervosismo e Vibo ha preso le misure a Giosuè Andronico. Che significa set in discesa per Vibo: un ace di Pisani per il 20-14 ed il solito primo tempo di Saragò vale il 22-15. Bronte è in riserva, Saraceno non è più concreto come nel set precedente e solo due errori di Vibo consentono ai siciliani di accorciare sul per 23-18. Ma è un fuoco di paglia: prima Mille conquista il set-point e poi un muro di Borgesi chiude il parziale sul 25-18 e porta Vibo avanti due set a uno.
Disastro-Bronte nel quarto set soprattutto perché Vibo (8-2) non sbaglia nulla, mostrando quella determinazione feroce che fa la differenza, oltre ovviamente ad un gioco lineare, senza errori e mettendo palla a terra (14-3). Lopis cambia praticamente gran parte dei titolari, Giosuè Andronico e Saraceno (migliore dei suoi con 14 punti) in primis, ma la squadra siciliana sembra già sulla strada del ritorno. Vibo ha vita facile perché continua a martellare (17-5, 19-7) senza soluzione di continuità. A turno un po’ tutti, Mariano, Pisani, Mille e Borgesi fanno quasi accademia (20-8), rendendo vistosa la differenza di valori, quantomeno in questa gara, con Bronte. E c’è gloria pure per Tassone che entra per Mariano, a lui l’onore di chiudere set (25-8) ed incontro con un attacco mani-fuori. Ed alla fine giusta e legittima l’esultanza dei giallorossi che si riscattano subito dopo il passo falso della scorsa settimana.
INTERVISTA. Su quel secondo set perso che poteva minare il buon inizio e poi il prosieguo della Tonno Callipo, coach Piccioni spiega: “Ogni partita ha una storia a sé e dall’altra parte della rete c’era una squadra bene attrezzata, che ha avuto dei problemi fisici in qualche elemento, però gente che sa giocare molto bene a pallavolo e che ha calcato palcoscenici anche più importanti della Serie B. Quindi – sottolinea il tecnico giallorosso – hanno cominciato a giocare da par loro e ci hanno messo in difficoltà. Dal canto nostro però, nonostante il set perso, si vedeva che non avevamo perso il bandolo della matassa, anzi eravamo ancora vogliosi di riscattare la brutta prestazione di sabato scorso. Anzi nel secondo set abbiamo anche avuto un paio di occasioni per rientrare ma per l’ennesima volta non siamo riusciti a sfruttarle. Tuttavia siamo stati bravi dal terzo set ad imprimere un ritmo di gioco molto elevato, e poi la ciliegina sulla torta è stato il quarto parziale in cui abbiamo dimostrato veramente forza tecnica, fisica e mentale che onestamente contro una squadra così attrezzata non mi aspettavo.” Forse in altri tempi quel secondo set vi avrebbe tagliato le gambe? “Non si possono fare paragoni col passato – evidenzia Piccioni -, ovvio che quest’anno la squadra è più matura, ci sono giocatori più esperti che danno una mano nei momenti di difficoltà. Mi auguro che Fiumefreddo sia stato un incidente di percorso, ora godiamo per questa vittoria che è il giusto premio dopo una settimana intensa, ed è ovvio che bisognava archiviarla l’ultima sconfitta ma è altrettanto normale che in ogni ragazzo ha lasciato un grosso spirito di rivalsa. Devo dire che ieri sono stati encomiabili perché, contro una squadra di valore, sono riusciti ad esprimere un ottimo gioco, sia a livello personale che di squadra. Certo non sono mancati anche i momenti di difficoltà anche per merito degli avversari specie al sevizio, però abbiamo tenuto botta e quindi siamo strafelici.” Riteniamo che ora il tuo obiettivo sia la continuità? “Assolutamente sì. Adesso ci aspetta una grande prova di maturità, perché sabato andremo a Sant’Agata di Battiati contro la Gupe che è una squadra di ragazzi, ma che non va presa sottogamba. Piuttosto dovremo cercare finalmente di fare punti in trasferta, considerato che ancora siamo a zero. Da domani torneremo a lavorare con più serenità ma – conclude Piccioni – l’obiettivo è di rivedere la cattiveria agonistica mostrata contro Bronte.”
TONNO CALLIPO VV – CONSORZIO LR CICLOPE BRONTE 3-1
(25-19, 21-25, 25-18, 25-9)
TONNO CALLIPO: Bisotto 1, Mariano 22, Saragò 9, Borgesi 7, Mille 18, Auguliaro 1, Cugliari (L), Pisani 9, Tassone 1, Grande, Saturnino 1. All. Piccioni
CICLOPE BRONTE: Tomasello 1, Saraceno 14, F.Andronico 7, Ndrecaj 12, De Micheli 7, G.Andronico 5, De Costa (L), Renda, Minelli, Penna, Di Savatore, Scarpello, Di Grazia 1. All. Lopis
Arbitri: Chiechi e Persia.
Note: durata set 26’, 28’, 25’, 20’: totale 1 ora e 39 minuti. Vibo: ace 6, bs 8, muri 9, errori 24; Bronte: ace 4, bs 8, muri 5, errori 28. Attacco 45%-35%, Ricezione 48%-47%.