La Procura di Cosenza ha chiesto la condanna a quattro anni e due mesi per l’ex prefetto Paola Galeone, a processo per corruzione a seguito della denuncia di un’imprenditrice cosentina, Cinzia Falcone, presidente dell’associazione ‘Animed’. I fatti risalgono al dicembre 2019.
Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pm Giuseppe Visconti che oggi ha tenuto la requisitoria, Galeone avrebbe chiesto all’imprenditrice una ‘mazzetta’, attraverso l’emissione di una fattura falsa da 1200 euro, per assicurarsi una quota residua del fondo di rappresentanza della Prefettura. Falcone avrebbe, quindi, deciso di raccontare l’episodio agli agenti della Squadra Mobile di Cosenza e accettato, d’accordo con loro, di incontrare il prefetto in un bar della città per la consegna della busta con il denaro.
L’appuntamento era stato monitorato dalle forze dell’ordine, che intervenivano in presa diretta per sequestrare la somma. A seguito della vicenda, Galeone era stata posta ai domiciliari, misura poi revocata, e sospesa dalle funzioni in attesa degli sviluppi giudiziari del caso.
La donna ha sempre ribadito di non essere a conoscenza del contenuto della busta. La sentenza del Tribunale di Cosenza potrebbe arrivare in serata o in altra data.