La Calabria investa sulla Strategia della Green Communities. Investa sui territori efficacemente 15 milioni di euro di fondo nazionale per la montagna che la Regione riceverà nei prossimi giorni dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Lo hanno ribadito Vincenzo Mazzei, Presidente Uncem Calabria, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale, intervenendo venerdi a Cotronei e sabato in due iniziative a Parenti e a Miglierina. La Strategia delle Green Communities, come prevista dalla legge statale sulla green economy del 2015, rende la Calabria più forte e capace di rispondere alle sfide delle crisi climatica e demografica. La Calabria finora ha due Strategie territoriali di Green Community (da non confondere con le comunità energetiche) finanziate con il PNRR, ma altre possono trovare risorse proprio nel fondo montagna nazionale, con un bando che la Regione deve approntare. Al pari, ad esempio, da quanto fatto sei mesi fa in Piemonte. La Regione ascolti Uncem. Dia vita a nuove Green Communities. E metta al centro delle Strategie la pianificazione, la gestione, la certificazione forestale. “È decisivo questo passaggio – precisano Mazzei e Bussone – Ci sono 700 mila ettari di foreste in Calabria che hanno urgenza di pianificazione. Dentro e fuori dai tre Parchi nazionali, chiamati a nuovo impegno, senza timidezza. Pianificazione fatta dagli Enti locali e dalla Regione. Non si pensi solo all’agricoltura. La foresta invade prato-pascolo, diventa problematica togliendo superficie agricola, perde di valore nella crescita smisurata. Intervenire attuando la Strategia forestale è urgente. Anche creando un Cluster di imprese delle filiere, e pure certificando la gestione forestale sostenibile”.
Tema al centro degli incontri di Uncem sui territori, la riorganizzazione territoriale della governance, degli Enti locali. NO alle fusioni imposte dall’alto. SI alla riorganizzazione delle macchine dei Comuni, puntando sulle Unioni montane di Comuni. “Danno forza alla Calabria queste Unioni da fare – sottolinea Mazzei – Avere i Comuni da soli è inutile. Tutti vanno per la loro strada e questo non risolve i gravi problemi della pubblica amministrazione, ma neanche permette di affrontare le crisi in corso”. “Dannoso è stato togliere le Comunità montane – ribadisce Bussone -, una sciagura. Ma ora si guardi avanti. La Regione ha già una legge sulle Unioni montane, da approvare. Uncem con il progetto ITALIAE della Presidenza del Consiglio supporta i Comuni. Togliamo ogni campanilismo. È una questione culturale, e politica. Ma la Regione non sia timida. La frammentazione dei Comuni agevola sicuramente consulenti, studi esterni e rapporti diretti con qualche politico di turno. Togliamo di mezzo queste logiche del passato, basate su assistenzialismo e legami che non generano il NOI dei Comuni insieme. Si punti a una riforma degli Enti locali come ad esempio sta facendo il Veneto. Con ambiti territoriali ottimali e riorganizzazione delle macchine comunali che mettano funzioni, servizi, risorse, personale, nelle Unioni. Si faccia crescere manageralità e forza politica dei Comuni insieme. La Regione avanzi sulle riforme. I Comuni da soli, il municipalismo esasperato stanno nel passato. Si cerchi invece sinergia, complementarietà, interazione, cooperazione istituzionale. Rendiamo così la Calabria più forte, Regione d’Europa che rafforza le Autonomie, il NOI dei Comuni”.